Fu sera e fu mattina - Ken Follet

Titolo: Fu sera e fu mattina (tit. originale: The evening and the morning)

Autore: Ken Follet (Cardiff 5 giugno 1949)

Anno di pubblicazione: 15 settembre 2020

Casa editrice: Mondadori

Traduttrice: Annamaria Raffo

Genere: Romanzo storico


Ultimo romanzo scritto da uno dei più noti scrittori contemporanei. Con questo romanzo si ritorna nel mondo di Kingsbridge, cronologicamente ambientato prima della nascita di Kingsbridge (si parte dal 997 per giungere al 1006) descrivendo come tutto ebbe inizio. La storia ha inizio in una notte del 997 quando Edgar, figlio di un costruttore di barche, organizza i preparativi per fuggire dalla sua citta, Combe, insieme alla sua amata per costruire insieme a lei una nuova vita. Ma i suoi piani verranno sconvolti dall'arrivo dei vichinghi che metteranno a ferro e fuoco la città, uccidendo moltissimi abitanti della città, compresi la sua amata e il padre. Senza più nulla con cui mantenersi, lui e la sua famiglia raggiungeranno un piccolo villaggio chiamato Dreng's Ferry dove cercheranno di crearsi una nuova vita. 

Nel nord della Normandia, vive invece una giovane contessa di nome Ragna. I suoi genitori, il conte Hubert e la madre Genevieve, progettano per lei un matrimonio con altre teste coronate della Normandia ma anche in questo caso le cose andranno in maniera differente: l'arrivo di un nobile inglese, Wilwulf, porterà i genitori a piegarsi ai desideri della figlia che, perdutamente innamorata di lui, si trasferirà in Inghilterra per sposarlo.

Ultimo grande protagonista, ma non per importanza, il giovane monaco Aldred. Amante della cultura, il suo sogno è creare un grande centro di cultura nella sua abbazia e cercherà di raggiungere il suo sogno con coraggio, determinazione e inventiva.

Molti altri sono i personaggi che daranno colore alla vicenda: Wilwulf, aldermanno di Shiring e marito della contessa Ragna. Wynstan, suo fratellastro e vescovo della stessa città. Wigelm, altro fratellastro di Wilwulf e signore di Combe. Degber e Dreng, cugini di Wynstan che svolgono rispettivamente il ruolo di decano della collegiata di Dreng's Ferry e taverniere del medesimo posto.

La contessa Ragna, il giovane costruttore Edgar e il giovane monaco Aldred dovranno confrontarsi con la società dell'epoca: la prima dovrà farsi largo, con astuzia e forza d'animo, in una società maschilista che ha poca considerazione per le donne. Il secondo dovrà confrontarsi con Degbert e Dreng che non hanno assolutamente intenzione di cambiare le cose nel loro villaggio rinunciando ad interessi e privilegi che considerano acquisiti. L'ultimo invece dovrà affrontare forse il più temibile degli avversari, il vescovo Wynstan, che vede in Aldred una pericolosa mina vagante per i suoi interessi e piani in ambito religioso.

Tra tutti i personaggi, credo che sceglierei questi ultimi due come miei preferiti. Il monaco Aldred perché è un'amante della cultura e della sua diffusione, che non si risparmia per raggiungere i suoi sogni e i suoi obbiettivi nonostante tutte le difficoltà che il periodo (e le persone che ci vivono) offre. Il vescovo Wynstan perchè, sebbene per interessi diametralmente opposti, fa di tutto per mettere i bastoni fra le ruote ad Aldred e ai suoi progetti, senza farsi scrupoli di sorta ad usare mezzi più o meno legali per ottenere ciò che desidera, creando intrighi e trame che persino i suoi superiori e il re stesso faticano a contrastare. 

Molto interessanti nel romanzo sono anche i riferimenti alla costruzione di barche, di cui Edgar è un'esperto e ai numerosi riferimenti alla società dell'epoca.

Decisamente è un romanzo che consiglio agli amanti del genere storico in quanto con Ken Follet si può andare sul sicuro. 

Citazione preferita (SPOILER ALLERT):

Wynstan era nervoso. Scorgeva i loro volti, coglieva frammenti dei loro discorsi. Riusciva persino a comprendere qualche parola: la loro lingua era simile all'inglese. Provò disgusto al pensiero di essere lì per infilzare quegli uomini con la sua lama affilata, di versare il loro sangue, mozzare i loro arti e trafiggere i loro cuori palpitanti., farli cadere inermi a terra, urlanti di dolore. La gente lo considerava un uomo crudele - e lo era -, ma quanto stava per accadere lì era un altro tipo di crudeltà.

 Voto finale: ⭐⭐⭐⭐

Nessun commento:

Posta un commento

In Cammino con... Manuela Vinario