Sconosciuti - Laura Altamura & Natan Tale

 



Titolo: Sconosciuti - il romanzo che non ti aspettavi

Autore: Laura Altamura Natan Tale

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: autopubblicazione - progetto "Multae Roase"

Traduttore: ----

Genere: Narrativa contemporanea

Numero di pagine: 406



«Fino a pochi giorni fa, avevo una vita anche troppo normale, noiosa, da single, un po' da sfigata, e adesso , mi trovo invischiata in un intrigo più grande di me, con in mano una matassa di cui non so venire a capo». Penso non serva altro per incuriosirvi, no? 

Due sono i protagonisti, Nara e Natan. La prima una ragazza, come diceva la citazione sopra, con una vita normale e monotona: un lavoro in un pub che non la soddisfa, un rapporto con la madre piuttosto burrascoso e una routine che non lascia spazio a molte gioie. Il secondo uno scrittore di cui, all'inizio, non sappiamo quasi nulla se non che è uno scrittore che abita in una mansarda ma di cui si saprà di più nel corso del romanzo. Due vite e due persone che si incontrano per caso, dapprima nel pub in cui lavora la ragazza e, in seguito, su una panchina di fronte alla stazione dei treni. Ed è da questo secondo incontro che, pian piano, inizia il loro rapporto e le loro vicende che li porteranno ad andare (o tornare) nella città natale di Nara, Cliff Town. E proprio come i binari della stazione che viaggiano paralleli per poi incrociarsi, anche le vite (e i passati) dei due ragazzi inizialmente parallele finiranno per incrociarsi per andare a fondo a questioni inerenti ai loro passati. Ma cosa scopriranno? E se scopriranno qualcosa, come queste scoperte cambieranno le loro vite? 

Il romanzo è articolato seguendo i due protagonisti, con la storia vista da entrambi i punti di vista, tramite i quali possiamo capire le loro scelte, i loro sentimenti e i pensieri che li attanagliano, facendoceli sentire più vicini e umani. Il romanzo si basa su un delicato equilibrio di mezze verità e mezze bugie, cose dette e non dette, di vuoti di memoria che portano il lettore a arrovellarsi su cosa sia vero, cosa sia falso e su come le cose si siano svolte veramente, giungendo ad un finale che personalmente ho intuito verso metà libro circa ma che era più una supposizione mia che una certezza, supposizione poi confermata.

Il libro presenta sia aspetti Thriller che da giallo, ma anche per un non amante dei gialli come me è stata una lettura molto interessante e coinvolgente, grazie a un insieme di tanti tasselli che portano a ricostruire il puzzle finale. Pertanto credo che soddisferà gli amanti dei due generi, ma anche a coloro che non li amano consiglio di leggerlo, almeno i primi capitoli che personalmente mi hanno portato subito a divorare il libro. 


Citazione preferita: 


Mi affascinava, tuttavia, riflettere sulla moltitudine di esistenze che ogni giorno si sfiorano, le più senza nemmeno guardarsi in faccia, senza nemmeno accorgersene. Che spreco. La maggior parte delle persone non si rende conto di cosa si perde nel non fermarsi a vedere oltre, nel dimenticarsi di osservare. Gesti, sguardi, espressioni, portamenti, parole... Mondi e universi interi, messi lì, pronti a far viaggiare la mente in ogni dove, a regalarti immagini nitide.


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐

Il demonio di Chambord - Noemi Talarico





Titolo: Il Demonio di Chambord

Autore: Noemi Talarico

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: Autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere: Romanzo rosa

Numero di pagine: 207


Chi di voi non ha mai letto la fiaba della bella e la bestia o visto la sua trasposizione cinematografica? Ecco, questo romanzo è una rivisitazione (o per dirla in inglese, retelling) in chiave moderna di questa fiaba.

La nostra bella si chiama Mirabelle ed è una ragazza qualunque, ma ahimè ha un grosso fardello sulle spalle e sul cuore: il padre, infatti, è stato colpito da una grave malattia che, in assenza delle dovute cure, lo ha costretto a letto causandogli la perdita del lavoro e, per aggiungere ulteriore danno, la sua assicurazione non gli copre tutte le spese mediche, obbligandola a lavorare nel bistrot insieme alla madre per riuscire, a malapena, a sbancare il lunario. La sua vita però prenderà una svolta inaspettata quando un uomo di nome Mauritsio, frequentatore del bistrot, parla di una sua ricerca per trovare una ragazza da assumere nel palazzo dove vive colui che, nel paese, viene chiamato il demonio di Chambord, che in realtà si chiama Niklas. Costui è un uomo sui trent'anni che, dopo un incidente che gli ha causato una grossa duturpazione del viso e di parte del corpo, ha deciso di trasferirsi dalla Russia in questo piccolo paese, acquistando un castello che la madre ha sempre desiderato. La ragazza, nonostante le insistenze della sua migliore amica e della madre, deciderà di trasferirsi al castello per lavorare al servizio del demonio. Avrà un lieto fine questa fiaba moderna oppure sarà una fiaba con un finale tragico?

Come detto, il romanzo è una rivisitazione in chiave moderna della fiaba originale (infatti ci sono telefonini, automobili, casse stereo, ecc ecc) ma certamente non va perso quel retrogusto di fiaba, che ti porta a metterti a letto per ascoltarla dalla viva voce di tuo padre o tua madre e credo che sia una cosa meravigliosa se un libro ti porta in questa atmosfera così rilassata. Ammetto che il libro mi ha emozionato, facendomi commuovere in diverse parti ed è una cosa che non succede spesso, quindi chapeau all'autrice.

Come avrete intuito, è un libro che consiglio per le sue atmosfere ma anche per le emozioni che riesce a suscitare nei lettori e nelle lettrici. E' un libro che va assaporato lentamente, per viverlo appieno e senza correre tra le pagine.

Citazione preferita:

Il mondo era ingiusto, la vita iniqua, entrambi erano vittime del medesimo disegno. A cambiare era solo la tela su cui qualcuno si era divertito a scarabocchiare

Voto finale:

⭐⭐⭐⭐

Racconti della mezzanotte - Lisa Bresciani e Elisabetta Trottini


 Titolo: I racconti della mezzanotte



Autore: Lisa Bresciani e Elisabetta Trottini

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere: Fantasy

Numero di pagine: 110





Ci avviciniamo ad halloween e cosa c'è di meglio di storie dalle tinte oscure e un po' paurose?

Quattro storie compongono questo romanzo, due nate dalla penna di Lisa Bresciani e due nata da quella di Elisabetta Trottini, che vi faranno spaziare fra i genere del fantasy. Il primo racconto ha come protagonista un uomo sopravvissuto ad un virus, chiamato Bellarius, iniettato da alcuni governi con la promessa di potenziare le capacità di coloro che lo avrebbero ricevuto. Il secondo racconto invece si focalizza sul frutto di un amore proibito fra un uomo e una sirena, una ragazza che dovrà fare una scelta molto importate che le cambierà la vita. Il terzo invece seguirà una ragazza, una giornalista, che dopo la morte del suo amico sacerdote deciderà di indagare su ciò che ha portato il religioso a incontrare la morte. Infine, l'ultima protagonista sarà una giovane strega che, in un mondo in cui esse sono perseguitate e uccise, cercherà di salvare il mondo in cui vive.


Il libro, come detto, si basa su quattro diversi racconti, tutti relativamente brevi. Del primo racconto ho apprezzato la scrittura in forma di diario, scelta che personalmente trovo molto azzeccata. Nel secondo racconto, ho letto fra le righe un forte messaggio sulla diversità e su come queste possono influenzare il rapporto fra le persone e su come queste non siano per forza sempre negative. Il terzo invece tocca il tema delle dicerie e di come queste possano danneggiare o distruggere la reputazione delle persone, sottolineando come le parole possano avere un peso non indifferente. L'ultimo invece secondo me ci porta a pensare come l'ambiente circostante può modificare il nostro essere, ovviamente sia in bene che in male, e di come sia compito di ognuno di noi di contribuire a creare un ambiente sano nel quale sia tutti inclusi senza discriminazioni. Ma anche di come sia sempre meglio dire la verità, sebbene faccia male, piuttosto che costruire una menzogna che può causare più danni che benefici.


E' un romanzo molto scorrevole, grazie anche alla forma di serie di racconti, che secondo me ben si adattano anche ai non amanti del fantasy non essendoci gli aspetti più mainstream del fantasy, ma anche per gli amanti del fantasy è una lettura sicuramente piacevole coprendo quattro diversi sottogeneri. Sicuramente una lettura consigliata


Citazione preferita:


Non esiste il cattivo e il buono, il violento e il mite, il furbo e lo stupido. Noi siamo tutto ciò. Io credo che il nostro temperamento non sia dato solo dalle esperienze che siamo costretti a vivere, ma sopratutto dalle scelte che facciamo. Viviamo la nostra vita in continuo conflitto con gli altri, che sia nostra madre o il nostro vicino di casa poco importa. Siamo sempre invidiosi, superficiali, arroganti. I nostri occhi ciechi vedono spesso nell'altro il nemico.


Voto finale:


4 stelle


In cammino con... Stefania Massetti e Valya Stefanova

Per prima cosa, ringrazio le due autrici per la disponibilità a concedere questa intervista e vi invito a seguirle sui loro social (Stefania Massetti @stefmassetti e  Valya Stefanova @fincri) per rimanere sempre aggiornati. Non voglio rubare ulteriore tempo alle autrici e a voi lettori, per cui buona camminata 


Quando avete deciso di iniziare a scrivere e cosa o chi vi ha spinto a farlo?

Stefania


Non mi ricordo quando ho iniziato a scrivere… ho sempre avuto un diario da quando ero molto piccola. Ho sempre scritto a fasi alterne nella mia vita, ma ho ripreso seriamente nel 2018, complice mio marito che mi ha spinto a tentare la via della pubblicazione. 

Valya


Ho iniziato a scrivere alle superiori, quando la mia migliore amica ha letto una mia lettera scritta per lei. La professoressa di italiano mi ha detto: ha un po’ di errori, ma quanto ai contenuti sei bravissima. Se ti impegni puoi scrivere benissimo. Da lì, non ho più smesso.

Avete abitudini durante la stesura dei vostri libri: orario, musica, luogo,…?

Stefania

Non ho un orario per scrivere, lo faccio ovunque e a qualsiasi ora, ma spesso uso la musica che mi fa da ispirazione e che a volte è letteralmente la colonna portante delle mie storie.

Valya

No, nessuna abitudine, scrivo quando mi capita e posso. Non amo ascoltare la musica, perché non mi concentro su quello che devo scrivere. Il silenzio per me è oro.

Scrivendo avete seguito una scaletta o avete scritto la storia di getto?

Stefania

I draghi sono nati di getto da due storie piccole storie che avevamo scritto io e Valya e sono cresciuti capitolo dopo capitolo interagendo. Se invece scrivo da solo sono più metodica e butto giù una specie di canovaccio, anche se poi spesso i miei personaggi fanno di testa loro.

Valya

Per i romanzi preferisco fare una scaletta, mi aiuta a non uscire dal tema che devo scrivere. Per le poesie, invece scrivo di getto, facendomi trasportare dalle emozioni.


Ci sono delle parti del romanzo o dei personaggi che, col senno di poi, modifichereste o eliminereste del tutto? E perché?

Stefania

Ogni volta che chiudo una storia penso sempre che avrei potuto fare di più o meglio, ma poi credo che ogni racconto abbia un suo percorso e che se alla fine è difficile dire cosa avrei fatto diversamente. Forse avrei reso meglio il ruolo del padre di Amandine.

Valya

No, affatto. Mi piacciono così come sono. Ognuno ha il suo ruolo importante nel libro e, quindi, va bene così.

Cosa avete provato una volta terminato il romanzo?

Stefania

Non è mai facile lasciare i personaggi che per tanto tempo ti hanno tenuto compagnia, però quando la storia diventa finalmente un libro allora senti una gioia immensa perché i tuoi personaggi terranno compagnia ad altre persone.

Valya

Triste da una parte perché era finito, felice dall’altra, perché finalmente vedevo un’opera compiuta pronta per essere valutata.

Qual è stato il primo libro che vi ha fatto appassionare alla lettura?

Stefania

Il Signore degli anelli, per me è stato il libro con cui ho dormito, mangiato e viaggiato dai miei sedici anni fino ai venticinque. La copia che ho acquistato per il mio sedicesimo compleanno è ancora in casa mia, tenuto insieme con il nastro adesivo e segnato in ogni sua parte. Ancora oggi, quando mi sento un po’ giù, mi rifugio fra gli elfi di Lothlorien, oppure Gran Burrone. Da adulta sono stata rapita dalla saga di Harry Potter e sul mio comodino è sempre presente Il calice di Fuoco.

Valya

Piccole Donne. Mi immaginavo di essere Jo o di parlare come lei. Un capolavoro, che mi ha fatto appassionare alla lettura e amare di immaginare i luoghi e i personaggi dei libri. Successivamente il libro Cuore. Due libri che ho amato tantissimo, per emozioni e vari insegnanti che ci sono all’interno dei due libri.


Se doveste associare una canzone al vostro libro, quale sarebbe?

Stefania

Per i draghi assocerei un brano di musica classica, un qualcosa come le musiche di Wagner.

Valya

A dire il vero non ci ho mai pensato. Però forse per il primo “Simili” di Laura Pausini, perché per certi versi le due sorelle sono simili: entrambe lottano per una vita migliore, desiderano avere una famiglia e accettarsi per quello che sono. Per la magia dei Draghi non saprei.

Dove o da chi avete trovato l’ispirazione per questo libro?

Stefania

Ho sempre sognato di scrivere una storia con i draghi e quando io e Valya, dopo un contest su Wattpad, ci siamo ritrovate con questi due personaggi e i loro draghi, mi sono immaginata cosa sarebbe successo se si fossero incontrati e così l’ho proposto a Valya e il resto è venuto da solo, o quasi.

Valya

Per la magia dei Draghi grazie a un contest fatto su Wattpad. Dopo quel contest, è nata la storia in modo spontaneo.

Quali sono, secondo voi, gli aspetti positivi e negativi dell’essere una scrittrice?

Stefania

L’aspetto più positivo è per me la possibilità di spaziare in mondi in cui altrimenti non potrei andare. Gli Aspetti negativi sono le critiche, certe volte cattive e non motivate.

Valya

Aspetti positivi: che si può viaggiare con la mente, far fare ai personaggi quello che vogliamo. Aspetti Negativi, parlando di me, è che devo scrivere di nascosto e questo non è molto bello.

Qual è, se ne avete uno, il vostro personaggio preferito del libro? E perché?

Stefania

Per me è Amandine, in parte perché è nata dalla mia penna, e perché credo che abbia anteposto la salvezza del mondo magico al suo dolore.

Valya

Amandine, grintosa, determinata, vogliosa di scoprire la verità (un po’ come me, quando desideravo di scoprire le mie origini).


Se aveste l’opportunità di scrivere un romanzo a quattro mani con un qualsiasi autore, del presente o del passato, quale sarebbe e perché?

Stefania

Vorrei poter scrivere con Tolkien, anche se credo di non essere alla sua altezza né ora né mai, tralasciando il fatto che ormai non sia più con noi da tanto tempo.

Valya

Beh, Carlos Ruiz Zafon. Entrambi amiamo molto descrivere le emozioni dei personaggi, gli ambienti che li circondano. Poi, piacciono molto a tutte e due i misteri che nasconde un luogo. Sarebbe bello poter scrivere con lui.

Avete piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il vostro libro?

Stefania

Di non smettere mai di sognare, anche quando vi diranno che i vostri sogni sono folli. Ricordate che i folli possono vedere la magia dove gli altri non lo fanno.

Valya

Non smettete mai di credere in quello che fate. Poi, alla fine, i lavori che fate vedranno la luce. Non

arrendetevi mai al primo ostacolo, sia grande che piccolo. Lottate per quello che desiderate sempre, un’ultima cosa, leggete perché leggere apre la mente a nuovi orizzonti.

La strada per Cantre'r Gwaelod - Rossella Cannavacciuolo

 



 

Titolo: La strada per Cantre'r Gwaelod


Autore: Rossella Cannavacciuolo 


Anno di pubblicazione: 2022


Casa editrice: Blueberry Fantasy edizioni 


Traduttore: ---


Genere: Epic Fantasy


Numero di pagine: 395


Da bambini, e perchè no anche da adulti, chi più chi meno avrebbe voluto vivere una avventura magica, tra maghi, draghi, pozioni magiche e luoghi leggendari. Beh, in questo romanzo abbiamo questo.


Il romanzo segue due filoni narrativi separati: uno che si concentra su Anyrah («una bambina, bella e savia, ma fredda come una mattina di febbraio. Nel suo cuore non penetra il calore degli affetti, neppure il mio, che sono sua madre») che vedrà la sua vita sconvolta dall'arrivo di un misterioso mago; il secondo invece si incentrerà su un ragazzo, Morien, il quale durante la fuga dal suo villaggio sotto attacco, vedrà sua madre morire venendo poi "adottato" da colei che ha perpetrato l'omicidio. La bambina, Anyrah, partirà insieme ad una delle sorelle, Alwyn, con il mago il quale si prenderà carico di far maturare i poteri magici posseduti da Anyrah e permetterle di controllarli e gestirli in maniera ottimale. Morien, anch'esso possessore di poteri magici, verrà cresciuto da Tarren (la sua "madre adottiva") che lo allenerà per gestire i suoi poteri, vincolandolo però ad un patto di fedeltà molto pericoloso per lui, che se rotto potrebbe portarlo alla morte. Un elemento collega e unisce questi filoni, che finiranno per intrecciarsi: una creatura magica chiamata Y Ddraig Goch, una creatura simile ad un drago («il suo corpo è rosso, come le fiamme più intense, e caldo. Ha le ali lunghe e forti e può volare per ore e ore senza stancarsi. Dalle sue fauci , se vuole, può sprigionare una fiamma rovente come l'inferno.») che ha una caratteristica peculiare: oltre a nutrirsi di animali, si nutre di fiabe e favole, che al pari del cibo fisico, gli permette di crescere e mantenersi in salute, le quali verranno raccontate da Anyrah, che si prenderà cura del Y Ddraig Goch creando con lui un legame forte e speciale. Ed è lui l'obbiettivo di Tarren e Morien, per ottenere potere e soggiogare gli altri popoli. Ci riusciranno? O saranno spazzati via da questa creatura?


La storia è ben stutturata e ricca di avvenimenti, con i personaggi che sono ben strutturati e alcuni di essi hanno una profondità incredibile, come Morien che è senza ombra di dubbio il personaggio che più ho apprezzato e con cui ho da subito empatizzato di più fra tutti i personaggi. La storia è arricchita da un amore che nasce fra personaggi, tra tradimenti che spezzano il cuore (e la fiducia) dei traditi e di colpi di scena inaspettati. Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stata la decisione, da parte dell'autrice, di riportare le fiabe e le storie narrate all'Y Ddraig Goch, che spezzavano la storia dando respiro al lettore. Molto interessante anche la parte finale del libro, con tutti i riferimenti ai nomi, ai loro significati in gallese e alla bibliografia per i più curiosi.


Considero questo un libro adatto a coloro che vogliono lasciarsi trasportare da una storia molto interessante, siano essi ragazzi o adulti. Quindi se non sapete cosa leggere nel prossimo futuro, questo è un ottimo libro da tenere in considerazione.


Citazione preferita:


«So che sono stata spaventata e felice, poi confusa ed emozionata. Ora sono serena e nervosa assieme. E forse una simile confusione l'amore?»

«Per i primi tempi si, mia cara. Finchè non siamo sicuri che l'altro vive la nostra stessa confusione. Se siamo fortunati, l'amore è gioia serena.» si aprì in un sorriso. «Se, invece, non abbiamo questa fortuna, è malinconico tormento. Tu cosa credi sia il tuo?»


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐⭐

Blu Cobalto - Laura Costantini




Titolo: Blu Cobalto

Autore: Laura Costantini e Loredana Falcone

Anno di pubblicazione: 2019

Casa editrice: Dei Merangoli Editore

Traduttore: ---

Genere: Romanzo d'azione

Numero di pagine: 333


Lettori e lettrici, voi sapreste mantenere un segreto? Ve lo chiedo perché in questo libro, scritto da Laura Costantini e Loredana Falcone questa è una domanda che viene spesso posta. Ma di quale segreto si tratta?

Le vicende del romanzo si svolgono nel nostro mare, il Mar Mediterraneo e più nello specifico in una riserva naturale di elevatissimo interesse naturalistico. La storia comincia con la nave di una multinazionale, la Groeben Methangas, che inviata in quella splendida riserva per fare dei rilievi su degli idrati di metano, viene assaltata da strane creature che sembrano umane ma parlano una lingua sconosciuta. Ma chi o cosa sono queste creature?
A poca distanza da queste vicende, si trova una piccola isola di nome Dagon dove sorge un resort, proprietà di Electre Samaras, nella quale vengono ospitati poche ricche personalità, che qua trovano pace e discrezione. Ed è Electre che, nella speranza di far andare via la nave della Groeben Methangas e salvare l'isola e le sue preziose forme di vita contatta, a malincuore, l'associazione Sestocontinente dove lavora il suo amore di gioventù, Kurt Petri. Ma destino vuole che, sulla nave che i due tenteranno di mandare via, si trovi una biologa che fu la causa della loro rottura: Giuditta Verri. Sarà lei che, con l'aiuto di una sua collega, scopriranno che le creature che hanno assalito la nave non sono totalmente umane ma qualcosa di diverso («un tipo di mucina. Ma un tipo mai visto prima. Ha caratteristiche analoghe alla proteina umana, miste a quelle tipiche della mucina di anfibio») e che fino a quel momento erano esistite solo nei libri di miti e leggende.

Ho trovato il romanzo molto scorrevole nel suo fluire, che personalmente mi ha invogliato a proseguire. Molto sentita, viste le premesse, la componente ambientale che critica lo sfruttamento e il danneggiamento umano ai danni della natura e degli ecosistemi che la formano («E il mercurio, tanto per dirne uno, si accumula nel nostro corpo e lo devasta. Voi scaricate i vostri liquami di ogni genere. Plastica, scorie radioattive, petrolio») cercando nel suo piccolo di avvisare i lettori di ciò che sta succedendo quotidianamente sotto i nostri occhi. Ci sarà pane anche per i denti gli amanti delle tresche e dei triangoli amorosi, così come per gli amanti del mistero. Molto caratteristici i personaggi che sono portatori ognuno di una caratteristica specifica (l'odio per l'essere umano, la sete di fama e denaro, la voglia di conoscenza, ...)

Le persone a cui lo consiglio si sono già più o meno intuite: gli amanti dei romanzi rosa, che troveranno un bel triangolo (o dovrei dire quadrato in questo caso) amoroso. Gli amanti dei gialli e dei misteri, vista la componente che apre il romanzo. Ma anche color che amano i titoli con tematiche ambientali. 

Citazione preferita:

Vivere è come tenere i piedi in un fiume. Si deve godere dell'acqua che ci scorre contro le caviglie, senza preoccuparci della piena che può prenderci alle spalle. Perché nulla possiamo per fermarla.

Voto finale:

⭐⭐⭐⭐

Il sussurro dell'acqua -





Titolo: Il sussurro dell'acqua


Autore: Mary Rood


Anno di pubblicazione: 2022


Casa editrice: Blueberry edizioni 


Traduttore: ---


Genere: fantasy fiabesco/ fantasy romance 


Numero di pagine: 110


Tutti abbiamo, chi più chi meno, una routine che lascia poco spazio alle novità e ad eventi fuori dal comune. Ma se ve ne accadesse uno, come reagireste? Questo è ciò che accade alla protagonista di questo romanzo

La nostra protagonista, Luna, è una giovane ragazza che dopo la morte dei genitori a causa di un incidente va a vivere con sua zia, diventata sua tutrice. Il rapporto con questa zia, però, non è dei migliori e un giorno, dopo un ennesimo diverbio, lascia la casa per dirigersi in una baita in cui ritrova ogni volta la calma e la serenità. Ma lungo il tragitto nota una spaccatura in una roccia e, vinto il timore va ad indagare trovandovi una scala che la porterà in un mondo diverso dal suo, un mondo abitato da draghi e altre creature che solitamente troviamo solo nelle storie di fantasia. Ad accoglierla, dopo essere svenuta a causa di una caduta, un giovane che si scoprirà chiamarsi Lacus («Un giovane con lo sguardo da gatto mi fissava con aria interrogativa; io, sicuramente, avevo la sua stessa espressione curiosa e stupita. Aveva braccia forti, petto muscoloso, una gonna di foglie, la pelle d'oro che contrastava nettamente con la mia, bianchissima, gli occhi verdi e i capelli legati in una lunga coda che toccava la vita») che le rivelerà che lei, proprio lei, è la principale protagonista di una leggenda, che la vede come tassello fondamentale per salvare il mondo in cui è finita. Ma quale sarà il suo ruolo? E sarà arrivata in tempo per salvarlo?

Il libro si articola in brevi capitoli, cosa da me molto apprezzata, che non rischiano di annoiare il lettore. Molto belle anche le descrizioni, che riescono a dare un tocco di colore alla storia rendendola molto viva. Oltre alla storia di Luna e Lacus, seguire in parallelo anche la vicenda del commissario che aveva seguito il caso della morte dei suoi genitori e che seguirà anche la scomparsa, dal mondo "reale" di Luna, aggiungendo ulteriori tasselli e completando il quadro della vicenda. E' un libro molto breve ma pregno di avvenimenti e che si legge in poche ore, quindi anche chi ha poco tempo potrà trovare in esso un'ottima lettura. 

In conclusione, il libro è adatto in primis agli amanti del fantasy e, perchè no, anche del genere romance. Come detto sopra, anche per chi ha poco tempo è una lettura consigliata, da leggere nei ritagli di tempo o durante brevi tempi morti grazie alla breve lunghezza dei capitoli.


Citazione preferita:


Forse era come un quadro tridimensionale, che guardi per anni credendo sia tutto lì, anzi, ti domandi pure un sacco di volte che senso abbia incorniciare quell'immagine un po' bruttina, che non dice niente e non sa di nulla. Poi, inaspettatamente, i tuoi occhi vedono oltre e quel quadro ti mostra un'altra realtà, un altro mondo, sembra di caderci dentro. Quel mondo che era stato per anni davanti ai tuoi occhi senza che tu te ne accorgessi...


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐

In Cammino con... Manuela Vinario