I cercatori di pace - Laura Costantini

Titolo: I cercatori di pace

Autore: Laura Costantini

Anno di pubblicazione: 2020

Casa editrice: Dei Merangoli Editrice

Traduttore: ---

Genere: fantasy

Siamo in un mondo dilaniato dalla guerra fra regni, una guerra che ha portato il mondo in esame a regredire sia come entità di popolazione sia come capacità tecnologiche e di conoscenze, una sorta di nuovo medioevo se vogliamo. Per la precisione ci troviamo nel 518esimo anno dopo l'inizio della guerra e orami tutti i popoli sono stanchi di questa guerra che ormai pare interminabile («Oqrius sapeva che Dafmor era allo stremo. Il regno del mare non aveva mai avuto un grande esercito. Erano stati gli specialisti, avevano puntato sulla potenza e sulla tecnologia. Non avevano più ne l'una ne l'altra. Dafmor a sua volta sapeva che Neapyx non era in grado di controllare il proprio territorio. La parte più selvaggia della repubblica si chiamava ora Kiderion ed era un refugium peccatorum. Vi confluivano disertori, pacifisti, ladri, assassini e vittime della spogliazioni dell'esercito. E per finire sia Dafmor sia Neapyx sapevano che Oqrius non era più la potenza di un tempo. L'economia era distrutta. La produzione agricola diminuiva costantemente, la produzione industriale era ridotta a livelli artigianali »).

Per trovare una soluzione (e una fine a questa guerra) viene scelto da ogni regno un rappresentante che avranno il compito di trovare un fantomatico mutato, esseri che con il passare del tempo hanno assunto più un sapore di leggenda che di entità veramente esistita («I mutati erano guerrieri artificiali, automi dotati di una falsa vita dalle stregonerie dei tecnici. Erano invulnerabili, dotati di poteri magici. Probabilmente non erano mai esistiti»). 
I rappresentanti di questa missione sono 4: Litia, delfina del regno di Dafmor, Ghillean vedova di un generale del suo regno e consigliere del Re Lionel IV (re di Oqrius), Kimen generale del regno di Neapyx e Tarnell, capo di una banda attiva nel regno indipendente di Kiderion.

Inizialmente molto diffidenti gli uni verso gli altri, dovranno giocoforza collaborare fra loro per trovare il mutato e quindi cercare di riportare la pace in un mondo che non la vede da tempo. Ce la faranno a mantenersi uniti e a collaborare fino a raggiungere l'obbiettivo finale o le loro divisioni, diffidenze e inimicizie porteranno il gruppo a sgretolarsi? Solo leggendo il libro lo potrete sapere.

Sicuramente il libro sarà pieno di avvenimenti, colpi di scena e misteri che non annoieranno il lettore. E da lettore, c'è stata una parte che mi ha fatto molto male al cuore e si svolgeva nella più grande biblioteca di quel mondo ma non voglio spoilerarvi nulla, altrimenti vi preparereste al dolore che ho provato io e non sarebbe giusto.

Citazione preferita:

«La morte è una brutta cosa» continuò «Vallen era un soldato e io sapevo che sarebbe potuto succedere. La mia mente lo sapeva, ma il mio cuore rifiutava anche solo di considerare quell'eventualità. Non credo esista dolore più grande della morte di una persona amata.»

Voto Finale: 

⭐⭐⭐⭐⭐

In cammino con... Caterina Costa

Buon mercoledì lettori e lettrici, oggi cammineremo con un'autrice di libri fantasy di cui ho avuto il piacere di leggere e recensire il libro, Ultra Mortem, del quale trovate la recensione qua sul blog. Sto parlando di Caterina Costa, che ringrazio per la sua disponibilità e che vi invito a seguire su Instagram (la trovate come @caterina.costa.148). Ma ora direi di non perdere ulteriore tempo e di incamminarci con lei in questa passeggiata! Buona lettura


1) Quando hai deciso di iniziare a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?


A 12- 13 anni inventavo storie e le raccontavo, poi ho iniziato a scriverle.

2) Hai abitudini durante la stesura dei tuoi libri: orario, musica, luogo,...?

Scrivo la mattina e solitamente ascolto la musica, mi aiuta a concentrarmi.

3) Scrivendo hai seguito una scaletta o hai scritto la storia di getto?

Scrivo di getto i  singoli capitoli e poi rileggo.

4) Cosa hai provato una volta terminato il romanzo?

Soddisfazione. 

5) Qual è stato il primo libro che ti ha fatto appassionare alla lettura?

I romanzi harmony, ma ho capito di voler pubblicare un mio romanzo dopo aver letto,  Io Uccido, di Faletti.

6) Se dovessi associare una canzone al tuo libro, quale sarebbe?

Tutte quelle degli Imagine Dragons.

Li ascolto sempre.

7) Dove o da chi hai trovato l'ispirazione per questo libro?

La passione per il mondo vampiresco dove tutto può avvenire. 

8) Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

Negativi, per me, trovare il giusto incastro tra storia e personaggi.

Positivi idem.

9) Qual è, se ne hai uno, il tuo personaggio preferito del libro? E perchè?

Brigida perché è riflessiva e materna.

10) Hai piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il tuo libro?

Leggete perché aiuta ad aprire la mente.

Keyras - Isa J Vinci

 Titolo: Keyras

Autore: Isa J. Vinci

Anno di pubblicazione: 2020

Casa editrice: autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere: raccolta di racconti

Come scritto dall'autrice nella premessa, alla luce della società odierna, ha voluto adattare le sue storie (tranne un paio) ai ritmi di lettura degli utenti di Facebook («per ridere o piangere non ci vogliono un milione di righe, basta che qualcuno tocchi la corda giusta, no?»), che in totale sono novanta. Interessante è anche la storia dietro il titolo del libro Keyras («significa amanti in cornico, un atico dialetto celtico che si parla in Cornovaglia»). 

Come detto, sono un insieme di novanta brevi racconti (di cui la maggior parte a tema LGBT+) e molti di questi trattano anche di temi tutt'altro che banali quali lo stupro e la conseguente colpevolizzazione della donna (tema ancora, ahimè, attuale), il trauma per la perdita di un figlio/a, di ebrei ma anche di accettazione dei propri difetti (cosa difficile in una società in cui l'aspetto fisico e il modo di apparire, specialmente sui social, ha molte (troppa) importanza). 

Tra tutti i racconti, ce ne sono alcuni che ho apprezzato più di altri (ne citerò solo alcuni per non tediarvi troppo 😁): 
Phresh iff the runaway, che per farla breve e la storia di una ragazza che entrando in una banca si trova coinvolta in una rapina e viene presa come ostaggio da uno dei rapinatori, il quale essendo forse alla prima rapina è più agitato della rapita stessa e il finale di questo racconto sarà diverso da come uno se lo aspetterebbe
Junior (in realtà sono diversi racconti con la stessa protagonista) che ha come protagonista una ragazza che non riesce a trovare l'amore («Ma magari fossi solo incapace di innamorarmi, invece... In rigoroso ordine sparso di me si può dire: casinista, ingenua, distratta, allegra o depressa senza vie di mezzo, imbranata: insomma, una gran rompicoglioni») e che mi ha fatto morire dalle risate.

In definitiva, sebbene io preferisca leggere un romanzo in senso classico, non ho disdegnato cambiare un po'. Sicuramente è adatto (a patto che il tema possa interessare) a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura, dato che i racconti si leggono in pochi minuti quindi facilmente terminabili. 

Citazione preferita:

Rimasi un attimo in silenzio, non volevo che mi riconoscesse, volevo essere io a raccontarle la mia storia, non il mio fottuto nome, e volevo tempo, tutto il tempo del mondo per ascoltare la sua. Perchè ci sono dolori che vanno tirati su da un pozzo nell'anima che il passare del tempo e la paura rendono fragili come ragnatele, dolori che dicono così tanto di te da diventare te, dolori che portati alla luce del sole possono anche frantumarti le ossa.


Voto finale: 

⭐⭐⭐✰


Ultra Mortem - Caterina Costa

 Titolo: Ultra mortem

Autore: Caterina Costa

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: Blueberry Fantasy Edizioni

Traduttore: ---

Genere: fantasy romance

Le vicende di questo romanzo cominciano nel IV secolo dopo Cristo quando, dopo la caduta dell'impero romano d'occidente, l'Europa è in balia dei popoli germanici che tutti, chi più chi meno, abbiamo studiato a scuola. Nello specifico, qua sono i Vandali ad essere i protagonisti della storia che, spinti dall'avanzata degli Unni, si dirigono ad occidente, facendo massacri nelle terre oggetto della loro brama di conquista. 

Ed è in una di queste scorribande che veniamo a conoscenza di coloro che saranno i principali personaggi del libro: Gustav, un ragazzo più che ventenne che però non condivideva i metodi brutali del suo popolo, soprattutto nei confronti delle donne che venivano violentate e poi uccise dagli invasori. Diana, una delle ragazze che abitavano nel villaggio attaccato e che verrà tratta in salvo proprio dal ragazzo sopra citato («Aveva i capelli castani e mossi, che le scendevano oltre la schiena, e un viso talmente bello da non riuscire a smettere di guardarla»). Mariano, un ragazzo che al momento dell'attacco si nascondeva in un granaio dopo essere sfuggito alle guardie che lo ricercavano per un furto di galline («Alto, moro, capelli sempre arruffati e un fisico prestante, inoltre quel viso dolce con l'aria da innocente, lo aiutava non poco ad abbindolare le persone, infatti ovunque andasse, riusciva ad ottenere aiuto, soprattutto dalle donne che glielo offrivano volentieri insieme ai loro più intimi favori»). E infine Brigida, una ragazza molto avvenente che avrà un ruolo importante durante la storia («una donna bellissima, dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurro mare»).

Come detto sopra, la vicenda inizia con la scorribanda della tribù di Gustav nel villaggio. Incantato dalla bellezza di Diana, la salverà dalle grinfie del suo re portandola in salvo. Ma una volta scappata, la ragazza andrà ad impiccarsi. Gustav e Mariano, che si erano incontrati nel villaggio e stavano intraprendendo una lotta fra loro, al sentire l'urlo della ragazza si precipitarono nel luogo da dove proveniva il grido, trovandola esanime penzolante da un albero. Così i due ragazzi la portarono da una donna che aveva fama di essere una strega capace di guarire le persone. La donna però li avvisò: se l'avesse riportata in vita non avrebbe più potuto uscire alla luce del sole, altrimenti sarebbe morta. Su insistenza dei due ragazzi, la ragazza fu riportata in vita. Ma una disgrazia romperà quello che sembra essere un lieto fine: la morte di Gustav ad opera del padre. Questo porterà Diana, che si era innamorata di lui, a bramare la vendetta che porterà i nostri protagonisti a vivere molte vicende ricche di pericoli, intrighi, amore e amicizia che terranno il lettore attaccato al volume.

Sebbene sia il personaggio che ha lasciato la scena per primo, Gustav è quello che più mi ha colpito per la sua diversità dai suoi compagni (sebbene, in tutta onestà, nemmeno lui fosse tutto questo stinco di santo) e ammetto che mi è dispiaciuto vederlo scomparire dal romanzo così in fretta. 

Per gli amanti del romance e del fantasy, questo è un romanzo che che vi terrà compagnia per un buon fine settimana, e la tematica vampiri non è così invasiva quanto potrebbe sembrare quindi anche coloro che non amano questo genere di tematiche potrebbero dare una chance al libro, vista anche la relativa brevità di esso.

Citazione preferita:

Lui la guardava impassibile, gli aveva detto quello che provava e, adesso, finalmente sapeva di non aveva nessuna possibilità di entrare nel suo cuore ormai indurito dal forte dolore. I due rimasero, per un lungo momento, uno di fronte all'altra, poi Mariano si avvicinò a lei che aveva gli occhi pieni di lacrime, le mise la mano dietro la nuca e, frenando il suo impulso di baciarla si appoggiò alla sua fronte e le disse: «un giorno io e te staremo insieme, anche se dovrò aspettare tutta l'eternità!» dopo aver pronunciato quelle parole, le baciò le labbra dolcemente e si allontanò avvolto dal buio


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐ 

 
 

In cammino con... Domenico Mennella

Buon mercoledì lettori e lettrici, oggi cammineremo con un autore il cui libro é stato recensito qualche giorno fa. Sto parlando di Domenico Mennella, che ringrazio per la sua disponibilità e che vi invito a seguirlo su Instagram (lo trovate come @domenico.mennella). Ma ora direi di non perdere ulteriore tempo e di incamminarci con lui in questa passeggiata! Buona lettura


1) Quando hai deciso di iniziare a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Scrivevo già da piccolo, ovviamente cose un po' scemotte (come adesso)

2) Hai abitudini durante la stesura dei tuoi libri: orario, musica, luogo,...?

Scrivo a qualsiasi ora e in qualsiasi condizione, in genere senza musica. Però a volte... scrivo canzoni, è un'altra mia passione.

3) Scrivendo hai seguito una scaletta o hai scritto la storia di getto?

Scrivo di getto, in genere non so mai come andrà a finire la mia storia. Se non mi piace quello che scrivo di getto, lo... getto nel cestino.

4) Cosa hai provato una volta terminato il romanzo?

Se parliamo di "Maarja" ( perché di "libracci" ne ho scritti una trentina) devo dire spudoratamente che sono rimasto abbastanza soddisfatto. Lo so, è una vergogna...

5) Qual è stato il primo libro che ti ha fatto appassionare alla lettura?

Confesso di non aver letto molto, a parte i libri scolastici e accademici (inglese e teologia). Forse mi ha ispirato un po' "David Copperfield"...quello di Dickens, non il mago!

6) Se dovessi associare una canzone al tuo libro, quale sarebbe?

Alla mia "Maarja" potrei associare il tema di Lara del dottor Zivago.

7) Dove o da chi hai trovato l'ispirazione per questo libro?

Per la copertina mi ha ispirato mia nipote Maria. Per la storia ho pensato al porto turistico di Lacco Ameno, il mio paese.

8) Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

L'aspetto positivo di essere scrittore è il lasciarsi andare alla fantasia. Quello negativo? Per me non c'è!

9) Qual è, se ne hai uno, il tuo personaggio preferito del libro? E perchè?

Parlando di "Maarja" sono un po' affezionato a tutti i personaggi, ma in particolare alla protagonista. Se estendiamo l'indagine agli altri libracci, il protagonista di "Rossi" si avvicina abbastanza al mio temperamento.

10) Hai piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il tuo libro?

Cosa dire a chi si appresta a leggere il mio librettino? Che sono soltanto trenta pagine... grazie al cielo!

Maarja - Domenico Mennella

Titolo: Maarja

Autore: Domenico Mennella

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere: narrativa contemporanea

In questo (non) romanzo la protagonista è Maarja, una giovane ragazza che fa la barista nel locale di suo zio e tra un caffè, un cappuccino e una brioches un giorno arriverà un misterioso ragazzo di nome Roger, goloso di brioches, di cui la ragazza si invaghirà. Ma la famiglia vorrebbe che lei si fidanzasse con un ragazzo del paese di nome Pancrazio, che come si usa dire è il classico bravo ragazzo. La ragazza è però divisa se approfondire la conoscenza del ragazzo o meno. A metterci lo zampino sarà il "KGB" del paese (aka, le classiche comari che spargono voci, specialmente nei piccoli paesi e borghi) che avranno un notevole peso nella vicenda. Cosa deciderà la ragazza? Si lascerà trascinare dal suo cuore o ascolterà i pettegolezzi di paese?

Sicuramente questo breve libro non posso definirlo un semplice romanzo, in quanto sarebbe riduttivo. Personalmente lo definirei più come una amichevole chiaccherata fra un (non) scrittore e i suoi (non) lettori seduti ad un bar (chissà, lo stesso in quello in cui lavora la nostra protagonista Maarja). Ah, visto che come dicono tutti quelli che mi conoscono, sono rancin (traducibile dal piemontese con tirchio, spilorcio, ...) il conto lo pagherebbe l'autore ahahahah.

Tornando seri, vi sono anche degli spunti di riflessione come il non dar adito alle voci che girano sulle persone, cercando di andare a fondo nelle situazioni (e, se possibile, chiedere in primis al diretto interessato) in quanto spesso e volentieri sono messe in giro solo per pura cattiveria. Inoltre ho molto apprezzato come l'autore sappia rompere perennemente la quarta parete, coinvolgendo i suoi lettori e le sue lettrici, chiedendo la loro opinione, inserendo divertenti aneddoti e intrattenendoli con la sua autoironia che non guasta mai.

Pertanto consiglio vivamente questo breve (non) romanzo a tutti i (non) lettori e a tutte le (non) lettrici, per passare un'oretta divertendosi con leggerezza

Citazione preferita:

Ora credo che sappiate che un po' tutti i paesini di provincia dispongono di un KGB, ossia di un apparato inquisitorio che si occupa dei cavoli degli altri. A questa organizzazione sono iscritti personaggi di varia estrazione: curiosi, invidiosi, nullafacenti, moralisti, attivisti, passivisti eccetera eccetera. Il KGB paesano ha un settore femminile formato dalle comari, quelle per intenderci che si riuniscono per confezionare le bottiglie di pomodoro e, tra una bottiglia e l'altra, attribuiscono un punteggio di demerito a tutti gli abitanti, a partire dal Sindaco per finire con l'ultimo neonato, il cui primo vagito suscita un commento non appena perviene alle orecchie delle comari


Voto Finale:  ⭐⭐⭐⭐

In cammino con... Lisa Bresciani

Buongiorno lettori e lettrici, oggi la nostra camminata sarà insieme ad un'autrice che ha scritto un libro molto bello a mio parere è rivolto principalmente ai più piccoli ma adatto anche ai più grandi. Sto parlando di Lisa Bresciani (seguitela su Instagram @lisa.b.autrice_). Senza indugiare oltre, credo sia ora di cominciare a passeggiare con lei! Buona lettura 


1) Quando hai deciso di iniziare a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da quando ero bambina. Dalle elementari ho iniziato a scrivere piccoli racconti e poesie che tenevo solo per me nei miei diari. 



2) Hai abitudini durante la stesura dei tuoi libri: orario, musica, luogo,...?

Non ho particolari abitudini. Solitamente mi dedico alla scrittura quando ne sento il bisogno, quando avverto l'ispirazione giusta. Però mi piace molto scegliere canzoni che accompagnino la scrittura.

3) Scrivendo hai seguito una scaletta o hai scritto la storia di getto?

Per questa storia ho sia seguito una sorta di scaletta temporale, sia ho scritto di getto quando all'improvviso mi veniva in mente un passaggio importante. 

4) Cosa hai provato una volta terminato il romanzo?

Mi sono sentita a casa. Letteralmente. Casa Glicine è il mio rifugio, il luogo che cercherò per tutta la vita. Sono certa che la fuori esiste questo cottage e sta aspettando solo me. Ma per ora devo accontentarmi di rileggere questa mia storia e soprattutto...di scriverne altre ambientate sempre li.

5) Qual è stato il primo libro che ti ha fatto appassionare alla lettura?

Il primo libro che mi ha veramente avvicinato alla lettura è stato La strega Domitilla di Gabriella Pirola. Ero in seconda elementare e ricordo di aver letto questa storia in pochissimo tempo. Me ne sono innamorata e da lì ho iniziato ad avventurarmi nel mondo della lettura. 

6) Se dovessi associare una canzone al tuo libro, quale sarebbe?

Nature di Filip Lackovic o comunque tutte quelle melodie suonate con strumenti come il flauto e il violino. Sinfonie dolci e rilassanti, proprio come la trama del mio libro. 

7) Dove o da chi hai trovato l'ispirazione per questo libro?

Sono una grande ammiratrice di Beatrix Potter e Tasha Tudor, donne che hanno scelto una vita fatta di semplici gesti e amore per la natura.Probabilmente per scrivere "Piccoli miracoli a Casa Glicine" mi sono ispirata alle loro opere e stile di vita.

8) Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

Io credo che non ci siano aspetti positivi o negativi. Essere scrittore fa parte di ogni cellula del mio corpo, per esempio mi basta camminare per strada e vedere delle foglie volteggiare per prendere spunto per una trama o per un passaggio. Ma ci sono anche giorni o periodi in cui non tocco penna (eh si la prima bozza è sempre cartacea per me, adoro scrivere su carta), quindi, almeno per quanto riguarda me, non ci sono aspetti più o meno belli. Quando mi va mi butto a capofitto in una storia, altrimenti conduco la mia vita di mamma ed educatrice di sempre.

9) Qual è, se ne hai uno, il tuo personaggio preferito del libro? E perchè?

Nel mio libro il personaggio che più amo è Lilyrose, così dolce e delicata, ma allo stesso tempo determinata e responsabile. Con eleganza e dignità affronta i problemi quotidiani comuni a molte donne: figli (anche se Winter è la sorella e non sua figlia ma la cresce come tale), casa, lavoro. Non mancano poi le preoccupazioni: la perdita della madre e la lontananza dal padre, la partenza di un amico speciale, la malattia della cara vicina di casa. Nonostante tutto, Lilyrose non si perde d'animo e soprattutto non si abbandona mai alla disperazione, ma anzi organizza picnic, partecipa a feste paesane, invita amici a casa per Natale, prepara manicaretti da donare, aiutando così la sorellina a distrarsi dal pensiero del padre ancora disperso in mare.

10) Hai piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il tuo libro?

Una carissima amica ha definito il mio libro cozy novel ed è proprio così che spero che per voi lettori sarà questa storia: una coccola per l'anima. Piccoli miracoli a Casa Glicine è solo l'inizio, in cantiere ci sono altre uscite legate alla storia e ai suoi personaggi.

Piccoli miracoli a Casa Glicine - Lisa Bresciani

 Titolo: Piccoli Miracoli a Casa Glicine

Autore: Lisa Bresciani

Anno di pubblicazione: 2019

Casa editrice: Iomeloleggo editore

Traduttore: ---

Genere: romanzo per ragazzi

Questo breve romanzo per ragazzi vede come protagoniste Lilyrose e Winter, due sorelle che abitano in un cottage immerso nella natura («Proprio lì, nello Yorkshire più verde e romantico, in un luogo che profumava ancora di tè speziato e marmellate, si trovava Casa Glicine, un'abitazione in pietra, dal soffitto basso e il camino sempre fumante, E non dimentichiamo l'antico e odoroso Glicine che scendeva a cascata lungo il muro e dava il nome alla casa»). La madre, purtroppo, è morta dando alla luce la piccola Winter mentre il padre, vecchio lupo di mare, è salpato nuovamente da diversi mesi.

La vita in questo posto idilliaco scorre lenta e tranquilla, ma non per questo priva di interessanti avventure e situazioni allegre. Ad esempio conosceremo Arlene, una vecchia amica di famiglia, che abita non distante da Casa Glicine e Ian, un giovanissimo lustrascarpe che svolge questo mestiere per mantenere sua madre e le sue sorelle dopo la scomparsa del padre.

In questo romanzo vi sono dei bellissimi insegnamenti come quello di non perdere mai la speranza nonostante tutto e tutti e quello di sorridere sempre anche quando non si ha voglia, in quanto anche un semplice sorriso può dare un grosso aiuto. Anche un semplicissimo abbraccio può fare la differenza («In certe situazioni le parole sono di troppo mentre un abbraccio è perfetto per aggiustare i cuori da qualsiasi ferita»).

Molto apprezzata da parte mia la parte finale del libro, che contiene un compendio delle piante e fiori citati nel romanzo con interessanti spiegazioni degli stessi, oltre alle ricette (con procedimento) delle squisitezze che i protagonisti preparano nel testo (che sicuramente cercherò di replicare).

Posso affermare, senza esitazione, che questo libro è un testo che, con la sua semplicità, ha la capacità di scaldarti il cuore e che ha il potere di migliorarti la giornata. Sebbene sia una lettura indirizzata prettamente ai giovani lettori, mi sento di consigliarla anche a lettore più maturi.

Citazione preferita:

La vita è costellata di piccoli miracoli quotidiani come un sorriso, un dono, un fiore, o una tazza di tè caldo, basta solo alzare il velo che ci divide dalla felicità e iniziare a vivere davvero.

 Voto Finale: ⭐⭐⭐⭐⭐

In cammino con... Massimiliano Stefani

Buona domenica lettori e lettrici, oggi cammineremo con un autore il cui libro é stato recensito la settimana scorsa. Sto parlando di Massimiliano Stefani, che ringrazio per la sua disponibilità e che vi invito a seguirlo su Instagram (lo trovate come @massimilianostefani6). Ma ora direi di non perdere ulteriore tempo e di incamminarci con lui in questa passaggiata! Buona lettura

1) Quando hai deciso di iniziare a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato a scrivere molto presto, da bambino, alle scuole elementari. Tenevo una specie di diario dove annotavo tutti gli avvenimenti piu' importanti della mia famiglia...o anche semplicemente riscrivevo una giornata in cui mi ero divertito... mi pareva che riscrivendo le cose le avrei potuto "catturare" e farle ancora piu' mie...

2) Hai abitudini durante la stesura dei tuoi libri: orario, musica, luogo,...?

In genere mi piace scrivere alla mattina presto, prima di andare al lavoro o nei giorni di festa.... la mente e' piu' fresca e riposata. Non sono certamente uno scrittore notturno. Alla sera preferisco leggere.

3) Scrivendo hai seguito una scaletta o hai scritto la storia di getto?

Sono partito da un'idea, senza ancora avere bene in mente la storia del romanzo, poi via via l'ho arricchita sempre di piu'...il romanzo e' nato progressivamente, non ce l'avevo gia' tutto in testa.

4) Cosa hai provato una volta terminato il romanzo?

Ho tirato un bel sospiro di soddisfazione e sono uscito a passeggiare sul molo, a guardare il mare, con un bel senso di sollievo.

5) Qual è stato il primo libro che ti ha fatto appassionare alla lettura?

Il primo libro di cui mi sono veramente innamorato e' "I ragazzi della via Pal" di F. Molnar, un grande classico della letteratura per ragazzi che ho letto a 8 anni.

6) Se dovessi associare una canzone al tuo libro, quale sarebbe?

Sicuramente, data l'ambientazione, una bella canzone dei primi anni Settanta. Nel romanzo ho citato "E tu" di Claudio Baglioni e "Prisencolinensineinciusol" di Adriano Celentano. Ma come colonna sonora del libro andrebbero bene anche gli Intillimani.

7) Dove o da chi hai trovato l'ispirazione per questo libro?

Da me stesso, dalla mia passione nostalgica per gli anni Settanta che sono il decennio della mia infanzia.

8) Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

Anzitutto aspetterei ancora un po' per definirmi "scrittore"... Ho pubblicato soltanto due libri... Credo, ad ogni modo, che la soddisfazione piu' grande per uno scrittore sia quella di trasmettere emozioni ai lettori e di riuscire a farli divertire o sognare... l'aspetto negativo e' che quando stai scrivendo un libro ci pensi sempre, il pensiero non ti abbandona mai e sei spesso svagato e "assente"... per gli scrittori che vivono con altre persone, in famiglia, non deve essere facile.

9) Qual è, se ne hai uno, il tuo personaggio preferito del libro? E perchè?

Il personaggio del mio libro che preferisco e' Ruggero, un ragazzo tormentato, che cerca di redimersi ma non riesce a liberarsi dai suoi sensi di colpa. Mi piace perché non fa sconti a se stesso, non cerca facili assoluzioni.

10) Hai piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il tuo libro?

Vorrei dire ai miei potenziali lettori che questo libro trasmette dei sentimenti, e' un romanzo profondamente "umano" e che riesce a raccontare con una certa leggerezza vicende molto complesse. Questa, almeno, era l'intenzione di chi l'ha scritto.

La profezia della prescelta - le origini - Giada Consoli

 Titolo: La profezia della prescelta - le origini

Autore: Giada Consoli

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice:  Blueberry Edizioni

Traduttore: ---

Genere: romanzo fantasy

Il libro si apre con le cause hanno portato agli avvenimenti che vengono narrati nel romanzo. Si parte dal paleolitico, durante il quale gli uomini con il passare del tempo son diventati sempre bramosi della morte e del sangue fino a non accontentarsi più di quello degli animali arrivando ad uccidere i loro simili per cibarsi del loro cuore e dissetarsi con il loro sangue. Al ché, le donne hanno deciso di stringere un patto con la Luce, per proteggersi da queste uccisioni. Il patto prevedeva che i sanguinari sarebbero stati confinati nell'oscurità per permettere loro la fuga nelle ore diurne ma le loro discendenze avrebbero dovuto combatterli per preservare l'equilibrio fra bene e male. Queste donne furono le prime streghe. 
Il libro si sposta poi nei secoli per raggiungere il 1600 quando, a causa del numero esiguo di streghe, la alta sacerdotessa dell'epoca si decisero a prendere alcuni provvedimenti: il primo, il revelae, prevedeva orribili torture per chi confidasse, prime della consumazione del matrimonio, al marito la sua vera natura. Il secondo invece era, in virtù di una profezia («Una figlia dell'antico popolo, nata dal ricongiungimento delle due sorelle, guiderà il mondo verso la luce, predominando sul sangue e sulle tenebre») un trattato di pace con i sanguinari.
Infine giungiamo ai nostri tempi, dove seguiremo la nostra protagonista Abigail, la prescelta di cui parlava la profezia di secoli prima. Abigail la troviamo in procinto di sposarsi con un uomo, ignaro della sua vera natura ma questa apparente quiete verrà presto infranta e inizieranno le sue vicende, tramite le quali scopriremo il suo passato travagliato, vivremo le sue sofferenze e la seguiremo mentre cercherà di discolparsi da una pesantissima colpa, che implicherà la rottura del patto stipulato secoli prima: la morte violenta di Edeus, il capo dei sanguinari.

Ci saranno diversi personaggi nel libro, più o meno presenti e importanti, ma quelli che io ho apprezzato di più dal punto di vista narrativo e caratteriale sono ovviamente Abigail, la protagonista. Kane, il sanguinario che sarà scelto come maestro per Abigail nel suo addestramento e Edeus che, anche se relativamente poco presente, ha saputo conquistare il mio interesse di lettore e con il quale ho empatizzato molto, e non nego che mi piacerebbe vedere un libro interamente incentrato su di lui e la sua storia.

Concludo dicendo che non vedo l'ora che esca il seguito perché la scrittrice ha avuto la malsana idea di bloccare la narrazione nel apice della storia e quindi consiglio a tutti gli amanti del fantasy di recuperare questo volume prima dell'uscita del seguito!

Citazione preferita:

Ma quando l'istinto animale in me si acquietò, erano già trascorsi millenni. I fratelli che cambiarono con me erano già riusciti a togliersi la vita, satolli dell'infinito tempo trascorso. E quando giunsi alla loro stessa conclusione, compresi amaramente che era diventato impossibile uccidermi

Voto finale: 

⭐⭐⭐⭐⭐

Baciami e portami al mare - Alessia Cesina

Titolo: Baciami e portami al mare 

Autore: Alessia Cesina

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice:  autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere: romanzo rosa

Il romanzo è ambientato in Sardegna, nello specifico nel camp Sardinia, un campo estivo («Percorremmo un altro vialetto dove c'erano delle casette ai lati, mi ricordò un po' i villaggi turistici. Le case erano tutte variopinte con le varie sfumature del celeste e del blu, i colori del mare, pensai. Emanavano allegria e tranquillità allo stesso tempo»). La nostra protagonista, Arianna, è una ragazza con alle spalle una famiglia divisa, con il padre che si è separato dalla madre, morta successivamente sul lavoro. Ma il rapporto con il padre è molto burrascoso e inizialmente Ari (come viene spesso chiamata nel romanzo) non prende bene la scelta del padre di mandarla in questo campus, vedendolo come un modo di disfarsi di lei per qualche mese. Durante il viaggio che la porta al campus incontrerà il primo dei suoi futuri amici, Gabriele («Era davvero molto alto, o forse doveva sembrarlo, visto che ero seduta ancora per terra. Aveva i capelli castani con una piccola chioma bionda ossigenata, indossava una camicia di jeans aperta con sotto una t-shirt di Fendi.»). Ma altri saranno i ragazzi e le ragazze che conoscerà, fra cui Olimpia («Portava i capelli corti come i miei, forse qualche centimetro più lunghi. Aveva la riga di lato che le ricadeva sulla fronte e sugli occhi, rendendola ancora più affascinante di quello che era. Il colore della sua chioma, a fondo platino argento, con delle ciocche nere, era quello che mi piaceva di più di lei») con cui stringerà un'amicizia profonda e Elio («Elio aveva una folta chioma biondissima che gli arrivava fino a metà collo, la riga l'aveva di lato e rendeva i suoi capelli voluminosi quasi quanto un cespuglio, ma non crespi, tutt'altro, avevo troppa voglia di passarci in mezzo le mani»), con il quale avrà un rapporto con alti e bassi. 

Il romanzo tocca molti temi, dal già citato rapporto padre figlia e dalla mancanza della figura materna, al tema dell'amicizia, al passato tormentato e, ovviamente, all'amore. Tutti questi temi di intersecano veramente bene, creando una maglia di trama senza momenti morti, dei quali mi ha toccato di più quello dell'amicizia.

Tutti i personaggi sono ben descritti e caratterizzati, però alcuni mi hanno incuriosito di più. Ovviamente la protagonista, che impareremo a conoscere man mano che la storia procede capendo sempre più il perché di certi suoi modi e comportamenti. Il secondo è Elio, di cui ho apprezzato la testardaggine (che tutti dicono sia una mia caratteristica, positiva o negativa dipende dai casi) nel rapporto altalenante con Arianna nonostante tutto e tutti. Infine Astrid, che può essere considerato come la cattiva della storia ed è proprio il suo essere cattiva (userei altri termini ma mi autocensuro per essere family friendly) che mi ha fatto piacere questo personaggio. 

Ciò detto, credo che questo romanzo sia adatto ad essere letto sotto l'ombrellone, di fronte al mare, per meglio immedesimarsi nella storia di Arianna e i suoi amici perché, sebbene possa sembrare una storia piatta e la classica storia d'amore avrà comunque qualche sorpresa per coloro che arriveranno alla fine. Pertanto consigliato!

Citazione preferita:

Per tutta la vita mi ero imbattuta in amicizie sbagliate e non avevo mai pensato che il Camp Sardinia avrebbe dato una ventata di aria fresca alla mia esistenza ormai spenta da tempo. Gli amici giusti possono letteralmente far cambiare il corso di un cammino, riempendo le giornate in modo incredibile e la gang ci era riuscita in pieno


Voto Finale:

⭐⭐⭐⭐⭐ 

In Cammino con... Manuela Vinario