Il canto di Me Dickens - Samantha Silva




Titolo: Il Canto di Mr Dickens


Autore: Samantha Silva


Anno di pubblicazione: 2022


Casa editrice: Neri Pozza


Traduttore: Daria Restani


Genere: Letteratura inglese


Numero di pagine: 288



Nella vita di un uomo ci sono momenti in cui nessun colpo a nessuna porta riuscirà a distoglierlo da ciò a cui si sta dedicando, sopratutto se si tratta di una penna d'oca che svolazza sulla pagina, sputando inchiostro


Questa frase, tratta dal libro, descrive alla perfezione quello che succede agli scrittori quando scrivono e, nel nostro caso specifico, allo scrittore protagonista della nostra storia: Charles Dickens. Troviamo Dickens in ristrettezze economichea causa del crollo delle vendite del suo racconto a puntate Chuzzlewit e di una clausola presente nel contratto con i suoi editori che lo obbliga a pagare, dal suo stipendio, gli anticipi da loro pagati. Ma questi hanno una soluzione: scrivere un racconto di natale. Inizialmente titubande, si vede costretto ad accettare. Ma a questa situazione si aggiunge un altro carico da cento: a causa del suo nervosismo, la moglie decide di portare con lei i figli in Scozia a trascorrere il Natale, lasciandolo da solo a casa. Da questa situazione, Dickens riuscirà grazie a luoghi e persone che si avvicenderanno nella storia, a scrivere finalmente il suo libro che lo riporterà sulla cresta dell'onda, potendo festeggiare con maggior serenità il Natale.


Il romanzo, un misto fra realtà storica e realtà romanzata, permette di addentrarci nella vita di Charles Dickens, permettendo al lettore di capire come è nato uno dei romanzi per cui è famoso, Canto di Natale. I personaggi sono ben descritti e grazie alla penna dell'autrice si riesce ad empatizzare con essi. Ci saranno anche colpi di scena, abilmente manovrati e costruiti, che metteranno la pulce nell'orecchio ai lettori invogliandoli a proseguire. Molto belle le descrizioni, molto iconiche.


Se volete una storia di Natale da leggere, oggi ve ne offro una. E, dopo aver letto questo libro, vi consiglio anche di leggere (o rileggere) il Canto di Natale di Dickens per completare il quadro.


Citazione preferita


«E i vostri libri mi hanno fatto pensare alla mia famiglia, ai nostri Natali passati. A come ci sentivamo ricchi come re, anche se non avevamo niente. E a come ballavamo e facevamo festa fino a tarda notte» prosegui, gli occhi che scintillavano alla luce dei ricordi «Tutte le preoccupazioni dell'anno sembravano svanire al primo fiocco di neve , perchè allora ci radunavamo attorno al camino per raccontarci delle storie, e tutte a lieto fine...» La voce le si impigliò in gola, per una malinconia così tangibile da costringerla a fermarsi per lasciarla a passare. «E più faceva freddo, più stavamo vicini, vicini alla vera essenza del Natale. All'essenze dei vostri libri... alla loro verità, ovvero che, per quanto talvolta possa sembrare buio e freddo, nel mondo esiste anche l'amore.»


Voto finale:


⭐⭐⭐⭐



Io non mi sottometto Draghi - Carmela Rosella




Titolo: Non mi sottometto - Draghi

Autore: Rosella Carmela

Anno di pubblicazione: 2021

Casa editrice: autopubblicazione

Traduttore: ----

Genere: Fantasy

Numero di pagine: 253



Vi piacerebbe avere la possibilità di trasformarvi in un drago? Beh, questo è ciò che può fare il protagonista e gli abitanti del suo regno.


E a proposito di protagonista, ve lo presento subito: si chiama Patrick ed è un drago, che normalmente però vive con sembianze umane come gli altri abitanti del suo regno. E dico suo in quanto è figlio del re Nickolas, un re che mentre la popolazione è protesa al futuro usando smartphone, computer e auto, lui rimane ancorato al passato, fatto di matrimoni forzati e leggi che limitano le libertà invece che favorirle. Ad esempio, una di esse li tiene confinati nel loro regno senza poter passare in altre dimensioni. Il principe vive una vita mondana molto libertina che al padre e a molti sudditi non piace, fino a quando un giorno il padre gli affida a sorpresa una missione: recarsi nella città di Woon, dove una bambina è stata rapita da dei demoni. E sarà accompagnato da un ragazzo con il quale la sera prima aveva litigato in un locale: Stephen. Tra i due ovviamente non scorre buon sangue e prendono la decisione di mala voglia. Si recano così in quella città dove, però, abita la futura moglia di Patrick: Deisy. Ma questo è, come ovvio, un matrimonio combinato che avrà luogo fra pochi giorni ma sia il principe che la ragazza preferirebbero sposare altre persone. Giunti nella zona, verranno con l'inganno attaccati da altri draghi, capeggiati da un mago dal quale riusciranno a salvarsi grazie alla trasformazione della guardia del corpo in drago, ma non un drago normale: Stephen in realtà è un drago d'acqua, specie che si credeva ormai estinta. Il mistero si infittisce sempre più. Riusciranno i due ragazzi a scoprire il mistero dietro questa scomparsa? E chi c'è realmente dietro a questi rapimenti?


La storia è molto coinvolgente, scorrevole e mai piatta. I colpi di scena sono innumerevoli spiazzando spesso il lettore. Nel romanzo viene anche toccato, oltre al tema dei matrimoni combinati, anche la tematica LGBT che viene narrata in modo leggero e per nulla invasivo nella storia principale, ma che arricchisce la storia. Ovviamente ci saranno anche tradimenti e pugnalate alle spalle che andranno a completare il quadro finale della storia


Libro adatto agli amanti del classico high fantasy ma anche coloro che vogliono un po' di amore troveranno in questo romanzo di che soddisfarsi. Anche gli amanti dei misteri potranno alambiccarsi in questo libro, cercando di capire chi si nasconde dietro ai rapimenti. 


Citazione preferita


Patrick, deluso e anche su di giri per le emozioni, si mise seduto a guardarlo con occhi socchiusi "Perchè devi identificarti? L'amore non si identifica, non ha schemi... è... " singhiozzò, sentendo le palpebre pesanti "Irrazionale"


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐


La bambina e il puk - Viviana Versolato

 


Titolo: La bambina e il puk


Autore: Viviana Versolato


Anno di pubblicazione: 2022


Casa editrice: autopubblicazione


Traduttore: ---


Genere: Fantasy


Numero di pagine: 50



Questa è una domanda rivolta prettamente ai genitori: come vi comportereste se, una volta nato/a vostro/a figlio/a scopriste che non ha una pelle rosea e un aspetto umano? Questo è ciò che capita ai genitori Byror.


Il romanzo è ambietato in un villaggio vichingo e comincia con una donna, la moglie del capo villaggio, che scopre il tradimento del marito con una strega del villaggio. Da questo tradimento nasce un bambino che però, per vendetta, verrà avvelenato e ucciso dalla moglie del sindaco. La strega, venuta a conoscenza del fatto, manda una maledizione sulla futura prole della moglie del sindaco. Infatti, verrà concepita Byror («una creaturina orrenda con la pelle grigia e le venature color melograno, che intimoriva le schiave della madre e del padre»). Durante i festeggiamenti post battaglia, il saggio del villaggio informò il villaggio che un puk, un draghetto che si dica porti fortuna alle famiglie che lo ospitano e che porta doni ai fanciulli. La bambina chiese al padre di poter andare anche lei a vedere il puk, ma il padre pone un categorico divieto. Ma la piccola disobbedisce e una volta incontrato il puk verrà a sapere che, se il padre entro il tramonto donerà la cosa a lui più cara, allora la maledizione verrà spezzata. Riuscirà la bambina a convincere il padre ad aiutarla oppure rimarrà per sempre con il suo orribile aspetto?


Fulcro del breve romanzo è il rispetto delle diversità altrui e il pregiudizio che tutti, chi più chi meno, hanno verso chi è diverso fermandosi spesso all'aspetto esteriore e non a quello interiore. E' quindi un racconto con un profondo insegnamento, sia per i piccoli ma anche (e soprattutto) per i grandi. Molto belle e apprezzate anche le illustrazioni a fine libro.


Questo è un romanzo adatto a tutti, per chi ha voglia di immergersi per una mezz'ora in una lettura leggera ma con forti insegnamenti!


Citazione preferita (SPOILER ALLERT):


Il fratello col tempo apprese il motivo dell'allontanamento della bambina e, una volta cresciuto, decse di tramandare la leggenda di Byror ai suoi discendenti, in modo che nessuno dimenticasse che la bellezza risiedeva dentro l'anima


Voto finale:

⭐⭐⭐⭐

In cammino con... Mattia Vanfiori

Benvenuti lettori e lettrici, oggi cammineremo con Mattia Vanfiori, autore di un ottimo Fantasy, la mano della principessa, di cui trovate la recensione qua sul mio blog. Come sempre, desidero ringraziare Mattia per la disponibilità e la cortesia a concedermi questa intervista. Vi invito a seguirlo sui suoi canali social per rimanere aggiornati sui suoi lavori. Ed ora, non perdiamo tempo, e cominciamo a camminare insieme a Mattia Vanfiori!


Quando ha deciso di iniziare a scrivere e cosa o chi l'ha spinto a farlo?


È una passione che ho da sempre. Da bambino mi piaceva molto inventare delle storie. In genere, si trattava di brevi avventure con protagonisti animali, gatti in particolare! Mi veniva spontaneo mettermi a scrivere, riempivo spesso un intero quaderno di racconti. 

 

Ha abitudini durante la stesura dei suoi libri: orario, musica, luogo,...?

 

Nessuna in particolare. Basta che mi senta ispirato, allora comincio a scrivere. Spesso e volentieri, ascolto la musica mentre lo faccio, ma non mi dispiace neppure il completo silenzio. 

 

Scrivendo ha seguito una scaletta o ha scritto la storia di getto?

 

Per me sono fondamentali gli appunti. Sono quasi sempre disordinati, eppure senza non riuscirei a scrivere. È grazie agli appunti che mi faccio un’idea delle vicende che devo trattare, di come iniziare e a quale conclusione arrivare. Poi, durante la scrittura, aggiusto o modifico qualcosa. 

Anche se gli appunti sono essenziali, rimangono, comunque, un “assaggio” di quello che voglio raccontare. Il resto che aggiungo nel corso della storia – le vicende, le azioni dei personaggi e i dialoghi – mi vengono al momento. 

 

Ci sono delle parti del romanzo o dei personaggi che, col senno di poi, modificherebbe o eliminerebbe del tutto? E perché?

 

Dipende. Può capitare che mi renda conto che qualcosa non va o che si poteva migliorare quando ormai è troppo tardi, ma nel caso del mio ultimo romanzo, La mano della principessa, mi ritengo soddisfatto. Ho dedicato molto tempo a questa storia, ho pensato a come raccontarla e presentare i personaggi e quale conclusione si adattasse.  

Quando era ancora in fase di stesura, per esempio, avevo pensato di introdurre una parte dove presentavo il punto di vista di un altro personaggio, ma poi ho lasciato perdere, poiché d’istinto mi sono detto che, quanto raccontato, fosse già tutto e che il romanzo meritasse un’adeguata conclusione. Col senno del poi, posso dire di non esserne per niente pentito. Quella parte in più, per quanto allettante dal punto di vista dell’autore, sarebbe stata pesante e ripetitiva per i lettori, oltre che abbastanza inutile. 

 

Cosa ha provato una volta terminato il romanzo?

 

Avendoci dedicato tanto tempo, arrivare alla fine è stata una grande soddisfazione e una bella emozione. Sono molto affezionato a La mano della principessa e sono contento di aver trovato un’ottima casa editrice come Blueberry Fantasy. 

 

Qual è stato il primo libro che l'ha fatta appassionare alla lettura?

 

Il primo libro che ho letto, da adolescente, è stato Zanna Bianca. Mi è piaciuto così tanto da aver poi continuato con Il richiamo della foresta e così via, fino ad appassionarmi alla lettura. Senza contare che da piccolo amavo farmi leggere le fiabe, ne avevo infatti molti libri. 

 

Se dovesse associare una canzone al suo libro, quale sarebbe?

 

A dire il vero, non ci ho mai pensato, sebbene spesso scriva ascoltando la musica. Se proprio devo scegliere, considerato anche il contesto, penso che una musica che possa starci bene sia la sigla di Elisa di Rivombrosa. D’altronde, non posso negare che quel telefilm non mi abbia un po’ influenzato nel creare i personaggi del romanzo. Da piccolo guardavo la serie di Elisa, con mia madre, e ancora oggi mi attirano i film o i libri che trattano della vita aristocratica e degli amori proibiti tra servi e nobili. 

 

Dove o da chi ha trovato l'ispirazione per questo libro?

 

Oltre al telefilm citato prima, ho preso spunto da una vicenda realmente accaduta nella Sicilia del 1563. Il personaggio di Laura, la donna-spettro, è ispirato alla baronessa di Carini, Laura Lanza, vittima anch’essa d’un matrimonio combinato, ma innamorata di un uomo di rango inferiore e, per tale motivo, punita dal barone Cesare, suo padre. 

La principessa del mio romanzo e la baronessa della realtà condividono, inoltre, lo stesso amore per la lettura e, in particolare, verso le opere di Dante. 

 

Quali sono, secondo lei, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

 

L’aspetto positivo è proprio la scrittura. Avere l’ispirazione, buttare giù i primi appunti e poi cominciare a scrivere la storia. Il piacere di inventare, raccontare, riflettere su cosa tralasciare o aggiungere. In poche parole, la cosa più bella è la passione che guida in tutti gli aspetti del processo creativo. 

Altrettanto importante è, poi, l’amore per i libri. È impossibile per chi scrive, non amare leggere. È proprio la lettura la vera maestra dello scrittore. 

Riguardo agli aspetti negativi, credo che quelli vengano dopo. Bisogna metter impegno nel rileggere e sistemare il proprio scritto. Dopo diverse riletture, si deve scegliere che cosa farne e, se si opta per una casa editrice, capire quale sia quella giusta per il proprio libro. E poi, per un motivo o per un altro, prepararsi ad eventuali rifiuti. 

Si deve anche aver la fortuna di trovare un editore serio, che aiuti l’autore a migliorare la propria opera, specie con un buon lavoro di editing. Quest’ultima cosa è molto importante, non solo per il libro, ma anche per migliorare se stessi come scrittori. 

Se tutto fila liscio, non ci dovrebbero essere aspetti negativi. In caso contrario, bisogna armarsi di pazienza e fare scelte ponderate. 

 

Qual è, se ne ha uno, il suo personaggio preferito del libro? E perché?

 

Cassandra. Sono molto affezionato a questo personaggio, tanto da dedicare una parte interamente ad esso, narrando gli eventi dal suo punto di vista. Penso che sia molto facile affezionarsi a lei, proprio per come riesce a coinvolgerti nel suo vissuto, rivelandoti ogni suo pensiero. 

Non posso, però, dimenticarmi di Ginevra, la protagonista. Forse non è dolce come Cassandra, ma è un personaggio da apprezzare per la sua determinazione e il suo mettersi in gioco, nonché per il modo in cui affronta grandi cambiamenti, soprattutto interiori. Di Ginevra, mi piace anche il caratterino. 

 

Se avesse l'opportunità di scrivere un romanzo a quattro mani con un qualsiasi autore, del presente o del passato, quale sarebbe e perché?

 

Penso, anzitutto, che il miglior modo per scrivere un romanzo a quattro mani e affrontare eventuali divergenze, sia quello di andare d’accordo ed essere disposti a dei compromessi. Non ho mai fatto questa esperienza, ma se dovesse capitarmi, spero che si tratti di una persona che conosco e con la quale avrei piacere di mettermi in gioco. 

Ci sono molti scrittori del passato, di cui amo le opere, ma non penso che sarebbe verosimile anche solo immaginare un romanzo a quattro mani con uno di essi, poiché le differenze su scrittura, argomenti e mentalità sarebbero enormi! 

 

Ha piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il suo libro?


Posso solo consigliare, sia ai lettori, sia ad eventuali autori, di leggere molto. La lettura è meravigliosa. Non è solo un piacere, significa anche scoprire, apprendere e allargare la mente. In un certo senso, leggere potrebbe definirsi un bisogno. 

Da autore, dico che non potrei essere più felice se tra i libri scelti, ci fosse anche il mio. Sono orgoglioso de La mano della principessa e spero che possa essere apprezzato e magari lasciare qualcosa in chi legge. 


In cammino con... Oriana Turus

Bentrovati lettori e lettrici, oggi la nostra camminata sarà in compagnia di una scrittrice di un romance ( ma non solo ) che ho avuto il piacere di recensire sul mio blog. Sto parlando di Oriana Turus con La parte nascosta di me. Vi invito a seguirla sui suoi canali social per non perdervi nessun aggiornamento sulla sua attività. Ed ora, infiliamo le scarpe e cominciamo a camminare con Oriana Turus!



Quando ha deciso di iniziare a scrivere e cosa o chi l'ha spinto a farlo?


Ho sempre avuto qualcosa da dire, ma l’ho sempre tenuta nascosta. La scrittura è da sempre la mia valvola di sfogo, il mio voler raccontare qualcosa anche se la gente crede di non aver bisogno delle mie parole. Nessuno mi ha mai davvero spinto a farlo ma c’è chi mi sostiene e chi crede in me.


Ha abitudini durante la stesura dei suoi libri: orario, musica, luogo,...?


Vivo nella perenne confusione per cui, quando scrivo, ho bisogno di silenzio assoluto ma non posso dire sia un’abitudine perché non riesco a essere costante. Orario e luogo non hanno importanza perché scrivo dove e quando capita.


Scrivendo ha seguito una scaletta o ha scritto la storia di getto?


Ho provato a seguire una scaletta, ma poi la storia ha preso una direzione completamente diversa e io ho assecondato il flusso di pensieri.


Ci sono delle parti del romanzo o dei personaggi che, col senno di poi, modificherebbe o eliminerebbe del tutto? E perché?


Di questo romanzo terrei tutto. È il romanzo di cui vado più fiera ma mi piacerebbe venisse proposto e letto di più.


Cosa ha provato una volta terminato il romanzo?


Ogni romanzo lascia un vuoto dopo la parola fine. Questo non fa eccezione.


Qual è stato il primo libro che l'ha fatta appassionare alla lettura?


Piccole donne.


Se dovesse associare una canzone al suo libro, quale sarebbe?


“I wanna be sedated” dei Ramones. La considero la colonna sonora del libro.


Dove o da chi ha trovato l'ispirazione per questo libro?


Da Joe Wicks, body builder e insegnante di educazione fisica inglese. Durante il lockdown seguivo le sue video lezioni e tra un esercizio e l’altro ho avuto l’idea per un personaggio che nella mia testa sapevo doveva essere insegnante di pilates o yoga. Da lì è nata Chiara, la trama e il resto è venuto da sé.

Quali sono, secondo lei, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?


Di positivo c’è che la fantasia non ha limiti. Puoi decidere di far vivere avventure a chiunque tu voglia. Di negativo c’è che quello editoriale è un mondo molto difficile.


Qual è, se ne ha uno, il suo personaggio preferito del libro? E perché?


Uno su tutti, Will. Il migliore amico del protagonista, il grillo parlante, quello che resta in secondo piano ma è fondamentale per la riuscita della storia. Lo adoro anche se parlo troppo poco di lui. Devo rifarmi.


Se avesse l'opportunità di scrivere un romanzo a quattro mani con un qualsiasi autore, del presente o del passato, quale sarebbe e perché?


Ci sono troppi autori con cui mi piacerebbe collaborare per un romanzo. È difficile scegliere.


Ha piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il suo libro?


Fate un po’ di passaparola. È la salvezza di noi autori emergenti.

La parte nascosta di me - Oriana Turus

 



Titolo: La parte nascosta di me

Autore: Oriana Turus

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: autopubblicazione

Traduttore: ---

Genere:  Romance

Numero di pagine: 214


Come ci si sente a essere impotenti di fronte alla morte?
Come dentro a un tunnel, senza via d’uscita.
Non ho più niente da perdere: niente amore, niente
coinvolgimenti, solo una scopata ogni tanto che mi farà
dimenticare che il mio cuore è ridotto in macerie.

Questa è ciò che sta passando uno dei protagonisti, Jason, che ha di recente perso la persona che amava. E per cercare di lenire questa sofferenza, insieme al suo migliore amico Will, si abbandona nell'alcool e nel sesso occasionale con donne incontrate nei pub che frequentano. Ma questa sofferenza non diminuisce, con il ricordo di lei che continua a tornare a galla. Un giorno, Will grazie ad uno degli incontri durante le varie serate conosce una ragazza ( Deb ) che, lavorando in una palestra, regala ai due un abbonamento mensile omaggio; ed è in questa palestra che Jason incontra una persona che gli cambierà la vita: Chiara. Lei, la nostra seconda protagonista, è una ragazza single con un figlio a carico. Ad un primo sguardo sembra una ragazza fredda e altezzosa ma forse le apparenze ingannano. Ma nella stessa palestra, Jason farà anche un altro incontro, meno piacevole del secondo: il dottor Lane, con il quale è ai ferri corti. Infatti, a causa sua, Jason è stato sospeso lasciandolo senza lavoro (il motivo si scoprirà nel corso del libro) ma forse questa è una situazione che potrà cambiare la vita di Jason: infatti Chiara è obbligata a causa del suo lavoro in palestra ad assumere una babysitter ma tutte quelle assunte durano poco e l'ultima si disinteressa totalmente al bambino. Ed è così che, grazie anche al rapporto che si instaurerà con il piccolo, che Jason si ritroverà ad essere il suo babysitter. Ma la vicinanza con Chiara farà scattare qualcosa, permettendo di scoprire nuovi lati di Chiara oppure la prima impressione avuta verrà confermata?

Il libro, che ad una prima occhiata potrebbe sembrare un semplice romance, nasconde invece temi sicuramente molto importanti e ahimè alcuni anche d'attualità: c'è l'elaborazione del lutto da parte di Jason, che ci permette di entrare nel suo animo ferito empatizzando con lui, ma vengono anche toccati temi come lo stalking e lo stupro, mettendo in luce anche i sentimenti, le paure e i danni psicologici che questi fatti causano nelle vittime. A mio giudizio, il personaggio migliore è il bambino di Chiara, Giacomo, un bambino estremamente intelligente e perspicace che a mio giudizio spicca fra tutti i personaggi del romanzo

Ciò detto, è un romanzo che affrontando anche temi spinosi credo possa essere una lettura adatta a diversi lettori, e data la sua relativa brevità credo si possa dare una lettura a questo romanzo.

Citazione preferita:

Tento di sorriderle, ma mi rendo conto di non riuscire a trasmetterle quello che vorrei. Vorrei abbracciarla, baciarla e contemporaneamente farla sparire dalla mia vita, perché me l'ha tolta e nello stesso momento me l'ha ridata. Mi ha fatto a pezzi e ora mi sta ricomponendo

Voto Finale:

⭐⭐⭐⭐

In Cammino con... Manuela Vinario