In cammino con... Stefania Massetti e Valya Stefanova

Per prima cosa, ringrazio le due autrici per la disponibilità a concedere questa intervista e vi invito a seguirle sui loro social (Stefania Massetti @stefmassetti e  Valya Stefanova @fincri) per rimanere sempre aggiornati. Non voglio rubare ulteriore tempo alle autrici e a voi lettori, per cui buona camminata 


Quando avete deciso di iniziare a scrivere e cosa o chi vi ha spinto a farlo?

Stefania


Non mi ricordo quando ho iniziato a scrivere… ho sempre avuto un diario da quando ero molto piccola. Ho sempre scritto a fasi alterne nella mia vita, ma ho ripreso seriamente nel 2018, complice mio marito che mi ha spinto a tentare la via della pubblicazione. 

Valya


Ho iniziato a scrivere alle superiori, quando la mia migliore amica ha letto una mia lettera scritta per lei. La professoressa di italiano mi ha detto: ha un po’ di errori, ma quanto ai contenuti sei bravissima. Se ti impegni puoi scrivere benissimo. Da lì, non ho più smesso.

Avete abitudini durante la stesura dei vostri libri: orario, musica, luogo,…?

Stefania

Non ho un orario per scrivere, lo faccio ovunque e a qualsiasi ora, ma spesso uso la musica che mi fa da ispirazione e che a volte è letteralmente la colonna portante delle mie storie.

Valya

No, nessuna abitudine, scrivo quando mi capita e posso. Non amo ascoltare la musica, perché non mi concentro su quello che devo scrivere. Il silenzio per me è oro.

Scrivendo avete seguito una scaletta o avete scritto la storia di getto?

Stefania

I draghi sono nati di getto da due storie piccole storie che avevamo scritto io e Valya e sono cresciuti capitolo dopo capitolo interagendo. Se invece scrivo da solo sono più metodica e butto giù una specie di canovaccio, anche se poi spesso i miei personaggi fanno di testa loro.

Valya

Per i romanzi preferisco fare una scaletta, mi aiuta a non uscire dal tema che devo scrivere. Per le poesie, invece scrivo di getto, facendomi trasportare dalle emozioni.


Ci sono delle parti del romanzo o dei personaggi che, col senno di poi, modifichereste o eliminereste del tutto? E perché?

Stefania

Ogni volta che chiudo una storia penso sempre che avrei potuto fare di più o meglio, ma poi credo che ogni racconto abbia un suo percorso e che se alla fine è difficile dire cosa avrei fatto diversamente. Forse avrei reso meglio il ruolo del padre di Amandine.

Valya

No, affatto. Mi piacciono così come sono. Ognuno ha il suo ruolo importante nel libro e, quindi, va bene così.

Cosa avete provato una volta terminato il romanzo?

Stefania

Non è mai facile lasciare i personaggi che per tanto tempo ti hanno tenuto compagnia, però quando la storia diventa finalmente un libro allora senti una gioia immensa perché i tuoi personaggi terranno compagnia ad altre persone.

Valya

Triste da una parte perché era finito, felice dall’altra, perché finalmente vedevo un’opera compiuta pronta per essere valutata.

Qual è stato il primo libro che vi ha fatto appassionare alla lettura?

Stefania

Il Signore degli anelli, per me è stato il libro con cui ho dormito, mangiato e viaggiato dai miei sedici anni fino ai venticinque. La copia che ho acquistato per il mio sedicesimo compleanno è ancora in casa mia, tenuto insieme con il nastro adesivo e segnato in ogni sua parte. Ancora oggi, quando mi sento un po’ giù, mi rifugio fra gli elfi di Lothlorien, oppure Gran Burrone. Da adulta sono stata rapita dalla saga di Harry Potter e sul mio comodino è sempre presente Il calice di Fuoco.

Valya

Piccole Donne. Mi immaginavo di essere Jo o di parlare come lei. Un capolavoro, che mi ha fatto appassionare alla lettura e amare di immaginare i luoghi e i personaggi dei libri. Successivamente il libro Cuore. Due libri che ho amato tantissimo, per emozioni e vari insegnanti che ci sono all’interno dei due libri.


Se doveste associare una canzone al vostro libro, quale sarebbe?

Stefania

Per i draghi assocerei un brano di musica classica, un qualcosa come le musiche di Wagner.

Valya

A dire il vero non ci ho mai pensato. Però forse per il primo “Simili” di Laura Pausini, perché per certi versi le due sorelle sono simili: entrambe lottano per una vita migliore, desiderano avere una famiglia e accettarsi per quello che sono. Per la magia dei Draghi non saprei.

Dove o da chi avete trovato l’ispirazione per questo libro?

Stefania

Ho sempre sognato di scrivere una storia con i draghi e quando io e Valya, dopo un contest su Wattpad, ci siamo ritrovate con questi due personaggi e i loro draghi, mi sono immaginata cosa sarebbe successo se si fossero incontrati e così l’ho proposto a Valya e il resto è venuto da solo, o quasi.

Valya

Per la magia dei Draghi grazie a un contest fatto su Wattpad. Dopo quel contest, è nata la storia in modo spontaneo.

Quali sono, secondo voi, gli aspetti positivi e negativi dell’essere una scrittrice?

Stefania

L’aspetto più positivo è per me la possibilità di spaziare in mondi in cui altrimenti non potrei andare. Gli Aspetti negativi sono le critiche, certe volte cattive e non motivate.

Valya

Aspetti positivi: che si può viaggiare con la mente, far fare ai personaggi quello che vogliamo. Aspetti Negativi, parlando di me, è che devo scrivere di nascosto e questo non è molto bello.

Qual è, se ne avete uno, il vostro personaggio preferito del libro? E perché?

Stefania

Per me è Amandine, in parte perché è nata dalla mia penna, e perché credo che abbia anteposto la salvezza del mondo magico al suo dolore.

Valya

Amandine, grintosa, determinata, vogliosa di scoprire la verità (un po’ come me, quando desideravo di scoprire le mie origini).


Se aveste l’opportunità di scrivere un romanzo a quattro mani con un qualsiasi autore, del presente o del passato, quale sarebbe e perché?

Stefania

Vorrei poter scrivere con Tolkien, anche se credo di non essere alla sua altezza né ora né mai, tralasciando il fatto che ormai non sia più con noi da tanto tempo.

Valya

Beh, Carlos Ruiz Zafon. Entrambi amiamo molto descrivere le emozioni dei personaggi, gli ambienti che li circondano. Poi, piacciono molto a tutte e due i misteri che nasconde un luogo. Sarebbe bello poter scrivere con lui.

Avete piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il vostro libro?

Stefania

Di non smettere mai di sognare, anche quando vi diranno che i vostri sogni sono folli. Ricordate che i folli possono vedere la magia dove gli altri non lo fanno.

Valya

Non smettete mai di credere in quello che fate. Poi, alla fine, i lavori che fate vedranno la luce. Non

arrendetevi mai al primo ostacolo, sia grande che piccolo. Lottate per quello che desiderate sempre, un’ultima cosa, leggete perché leggere apre la mente a nuovi orizzonti.

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