Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino

Titolo: Il sentiero dei nidi di ragno

Autore: Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de la Habana 15 ottobre 1923 - Siena 19 settembre 1985)

Anno di pubblicazione: 2011 (prima pubblicazione 1947)

Casa editrice: Mondadori

Traduttore: ---

Genere: Narrativa letteraria


Il romanzo ha come ambientazione Carrugio Lungo (paesino in provincia di Genova) e i luoghi limitrofi, ai tempi della resistenza partigiana. Il protagonista cardine del racconto è Pin, un ragazzino orfano di madre e con un padre marinaio che dalla morte della madre ha diradato sempre più le visite fino ad azzerarle, allevato dalla sorella prostituta e conosciuta nel circondario come la nera di Carrugio Lungo. Tra i clienti della sorella di Pin vi è anche un marinaio tedesco, il quale ha una pistola P-38 che sarà l'oggetto che Pin dovrà rubare e portare ad alcuni clienti della locale osteria, ma dopo averla rubata vedrà il disinteresse degli avventori e scapperà con l'arma che nasconderà poi nel suo luogo segreto, che da il titolo al libro (il sentiero dei nidi di ragno). Nel maneggiare l'arma però gli partirà un colpo di pistola, che attirerà l'attenzione di alcuni militari di ronda che lo porteranno al loro posto di comando dove verrà interrogato insieme ad altre persone (fra cui un avventore dell'osteria, Miscél il francese). Non avendo ottenuto nulla, i militari tedeschi lo porteranno in una prigione ricavata da una villa sequestrata dove incontrerà un partigiano leninista (lupo Rosso, anche lui vittima degli interrogatori tedeschi «un ragazzo grande e grosso, con la faccia più gonfia e livida della sua e i capelli rasi sotto un berretto a visiera»). Con il suo aiuto fuggiranno dalla prigione, per poi perdersi di vista. Ed è a questo punto che Pin troverà un altro partigiano detto "Cugino" («Un omone con la faccia camuso come un mascherone da fontana: ha un paio di baffi spioventi e pochi denti in bocca») che lo porterà nel luogo ove si è stanziato il suo distaccamento, insieme al quale nuove esperienze.

Diverse sono le tematiche narrate nel romanzo. La prima è quella che fa da sfondo alle vicende, cioè la seconda guerra mondiale ai tempi della resistenza partigiana. E nel libro vengono inseriti passaggi che ben descrivono molti aspetti della vita quotidiana di queste persone («I sogni dei partigiani sono rari e corti, sogni nati dalle notti di fame, legati alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti: sogni di pezzi di pane morsicati e poi chiusi in un cassetto.»). Un'altra tematica è la vita che molti ragazzi che rimanevano orfani o vivevano in famiglie che non se ne prendevano cura in modo consono, e che poi porterà Pin a fare tutte le azioni che saranno narrate nel romanzo. Infatti, ho compreso quanto il ragazzo smaniasse nel sentirsi accettato dal prossimo, sia esso un ragazzino (che lo evitavano, su consiglio delle madri, a causa dei suoi comportamenti e della sorella prostituta), sia esso un adulto. 

Ho molto apprezzato il capitolo IX, in cui vi è una meravigliosa riflessione sulla guerra, sulle ragioni che spingono le persone a prendere le parti di una fazione piuttosto che di un'altra e sulla storia in generale.

E' un breve romanzo che vale la pena leggere non solo per il tema della resistenza partigiana ma anche per le numerose riflessioni che la lettura di questo testo comporta.

Citazione preferita:

Pin, il codice penale è sbagliato. C'è scritto tutto quello che uno non può fare nella vita: furto, omicidio, ricettazione, appropriazione indebita, ma non c'è scritto cosa uno può fare, invece di fare tutte quelle cose, quando di trova in certe condizioni.

Voto finale:

⭐⭐⭐⭐ 


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