Azoth Express - Elia P. Ansaloni

Titolo: Azoth Express

Autore: Elia P. Ansaloni

Anno di pubblicazione: 2021

Casa editrice: Delrai Edizioni

Traduttore: ---

Genere: giallo

Il romanzo si apre con una lettera, inviata dalla compagnia dell'Azoth Express, ad uno dei protagonisti («Spettabile Professor Volkov, a nome della nostra Compagni, sono onorato di invitarLa a unirsi a noi per il viaggio che l'Azoth Express compirà durante la prossima luna nuova.»). Ma cos'è l'Azoth Express? A prima vista un treno di lusso (una sorta di Orient express per capirci) ma andando a ricercare informazioni sul treno o sulla compagnia le informazioni si fanno lacunose o assenti («passando in rassegna gli orari aggiornati a livello internazionale, Volkov non aveva trovato menzionata alcuna città. Anzi, ogni volta che compariva, il nome del treno era accompagnato da laconiche annotazioni quali Informazioni riservate che non fornivano alcun aiuto a un potenziale viaggiatore). Sebbene titubante, il professore sceglierà di accettare l'invito e salire sull'Azoth express, dove incontrerà tutti gli altri invitati. Fino a qua potrebbe sembrare, sebbene un po' misterioso, un comunissimo incipit. Ma tutti gli invitati, compreso il professor Volkov, non sono normali passeggeri ma ognuno di essi ha caratteristiche che lo rendono speciale o comunque atipico. Ad esempio il professor Volkov è un licantropo («un licantropo improprio, a voler essere sinceri») mentre un altro protagonista, il signor Zohn, è un uomo sempre impegnato a battere a macchina tutto ciò che succede o, se non ha la macchina a portata di mano, a scrivere tutto su un taccuino. Le caratteristiche non saranno tutte così palesi e si scopriranno via via che si procederà con il romanzo, fino a giungere ad un finale (almeno per me) inaspettato.

Non sono solito leggere romanzi gialli, vista la mia totale incapacità a scoprire il colpevole anche con gli indizi sotto il naso, ma questo romanzo è riuscito a mantenere alta la mia attenzione lungo tutto il percorso narrativo fino all'acme finale, che mi ha spiazzato. Certo, ho subito capito che non sarebbe stato un treno normale o un viaggio comune ma non mi aspettavo una cosa simile. Sicuramente è un libro che mi ha tenuto compagnia per qualche giorno (visto che l'ho divorato letteralmente) e che consiglio anche ai più scettici tra i miei lettori.

Citazione preferita:

«Pesa che gli uomini dell'antichità abbiano trasformato in dei quello che non comprendevano?» Volkov si passò una mano sulla nuca mentre riprendevano a camminare. «Non solo nell'antichità. A prescindere dalle nostre convinzioni, cerchiamo tutti un modo per difenderci dal mare di oscurità che sovrasta la luce della nostra conoscenza: ma, c'è sempre stato chi si è rifiutato di muovere un singolo passo in quell'oscurità, adulandola, facendone il suo vero dio. Io cerco di appartenere all'altra schiera, quella di chi prova a gettare luce su una nuova strada.» «Anche se ciò che viene alla luce ci spaventa?» «Nulla è più spaventoso dell'ignoto»
Voto finale:

⭐⭐⭐⭐⭐

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