In cammino con... Elia P. Ansaloni

Come sempre, ho piacere di ringraziare l'autore per la gentilezza nel concedermi questa camminata insieme a lui. Potete trovare l'autore su Instagram (@Epansaloni) e su Facebook (Elia P. Ansaloni). Ed ora, bando alle ciance, cominciamo a camminare con Elia P Ansaloni!!
1) Quando hai deciso di iniziare a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Come penso capiti a tutti gli autori, ho iniziato questo percorso come lettore. Libro dopo libro, ho iniziato a pensare che ci fosse ancora qualche storia che non era stata ancora raccontata, e che forse le idee che iniziavano ad affacciarsi nella mia mente non fossero così improbabili. C'è voluto molto tempo prima che mi convincessi a scrivere qualcosa sperando in una pubblicazione, ma la perseveranza è stata utile.

2) Hai abitudini durante la stesura dei tuoi libri: orario, musica, luogo,...?

Non essendo la scrittura il mio primo lavoro, devo adattarmi e cercare dei momenti liberi durante la giornata. Di solito scrivo in casa, anche se mi capita spesso di prendere appunti quando sono in viaggio o in vacanza. La musica è molto importante: spesso ascolto determinati generi mentre lavoro su una storia per poi cambiare passando a un'altra. Mi aiuta molto a concentrarmi e riprendere il lavoro che avevo lasciato in sospeso.

3) Scrivendo hai seguito una scaletta o hai scritto la storia di getto?

Sono un convinto sostenitore delle scalette, soprattutto quando si scrive un giallo. Senza, mi ritroverei in alto mare.

4) Cosa hai provato una volta terminato il romanzo?

Inizialmente una certa preoccupazione, perché non sapevo quanto la storia potesse funzionare. Avevo tentato una commistione di due generi molto diversi tra loro (il giallo classico e il weird) e temevo che fosse troppo artificiosa. Per fortuna, i primi riscontri che ho avuto sono stati positivi e molto incoraggianti.

5) Qual è stato il primo libro che ti ha fatto appassionare alla lettura?

Bella domanda. Fatico a trovare il primo libro in assoluto (forse uno di Rodari?) ma ci sono stati molti autori che mi hanno influenzato in vari momenti, facendomi appassionare a generi e stili diversi: Calvino, Poe, Hugo, la Christie... tutto sommato, si ricomincia come lettori ogni volta che si affronta qualcosa di nuovo.

6) Se dovessi associare una canzone al tuo libro, quale sarebbe?

Per trovare l'ispirazione con Azoth Express ho ascoltato solo musica strumentale, senza testi. Molto importante è stato il brano Dawn di Vangelis. Se però dovessi pensare a un brano con un testo, direi Life on Mars.

7) Dove o da chi hai trovato l'ispirazione per questo libro?

Sembrerà banale, ma da un viaggio in treno. Di più non mi azzardo a rivelare.

8) Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?

Sicuramente la scrittura offre una possibilità di esprimere delle riflessioni che altrimenti faremmo fatica a chiarire anche nella nostra mente: mettere nero su bianco un pensiero che ci assilla e farlo arrivare agli altri è un traguardo che dà soddisfazione come pochi altri. Inoltre, come tutte le passioni, dà la possibilità di conoscere persone che la condividono e di scoprire sempre qualcosa di nuovo, ampliando le possibilità proprie e altrui. Il rovescio della medaglia è che la scrittura, come molte altre attività culturali, difficilmente si vede riconosciuta la dignità che merita. Può essere frustrante vedere come la grande distribuzione tenda a favorire prodotti molto simili fra loro e a togliere spazio alle realtà più piccole, già in difficoltà dopo anni decisamente non favorevoli per l'economia.

9) Qual è, se ne hai uno, il tuo personaggio preferito del libro? E perchè?

Mi sono divertito a scrivere un po' tutti, ma Volkov è il personaggio che mi ha dato le maggiori soddisfazioni. Mi ha permesso di sperimentare un po' con la figura del detective classico e anche di unire il mio interesse per la narrativa alla mia formazione scientifica.

10) Hai piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il tuo libro?

Grazie a chiunque vorrà dedicarmi un po' del suo tempo, che sia su questa pagina o leggendo Azoth Express. Se anche voi volete affrontare il mare magnum dell'editoria, usate il senso critico che avete affinato come lettori: ragionate sulle critiche, fate attenzione alle fregature e cercate di vedere la vostra opera anche da un punto di vista esterno, per quanto sia difficile. Insomma, siate gli autori che vorreste leggere.

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