7 - Cataldo Scatamacchia

Titolo: 7

Autore: Cataldo Scatamacchia 

Anno di pubblicazione: 2022

Casa editrice: Portoseguro editore

Traduttore: ---

Genere: giallo

Ahimè è noto che oggigiorno molti laureati faticano a trovare lavoro nel loro ambito di studio, dovendo optare per altri lavori spesso agli antipodi dalla loro laurea. Ecco, questo è ciò che accade anche al nostro protagonista, Ettore Borgia. Laureatosi in criminologia, non riuscirà a trovare un lavoro, dovendosi prima accontentare di un posto come assistente volontario presso la facoltà di criminologia e poi come gestore a distanza per un comparatore di avvocati professionisti. La svolta arriverà quando il padre, colto da un malore in ospedale, gli rivelerà che ha chiesto ad un cardinale con cui aveva fatto amicizia di tenere in considerazione suo figlio in caso vi fossero posti liberi presso il Vaticano. E questa chiamata effettivamente arriverà pochi mesi dopo la morte del padre ma il lavoro, che all'apparenza sembrerà monotono, ripetitivo e spesso noioso permetterà al nostro protagonista di mettere a frutto i suoi studi e le sue conoscenze. 

Il romanzo è molto scorrevole, sia grazie alla penna dell'autore sia agli argomenti trattati, che sono molto interessanti e che per i più curiosi darà molti spunti di approfondimento (e ammetto che anche io mi sono fermato in alcuni punti per fare delle ricerche, per sapere di cosa si parlava nello specifico). Personalmente il finale mi ha colto di sorpresa, con un colpo di scena che non avevo tenuto in conto e che è stata una degna chiusura del romanzo.

Ciò detto, per gli amanti dei gialli, dell'occulto e anche del noir, credo che questo sia un ottimo romanzo per spendere qualche ora cercando anche di capire il vero colpevole.


Citazione preferita:

Camminando tra i vialetti, feci notare alla mia socia, ciò che nei cimiteri di oggi non si vede più, ossia il racconto della vita. «Siamo abituati a leggere date e poco altro sulle tombe moderne, qui invece leggi in poche parole quello che questi uomini e donne sono stati.» «Che cosa intendi?» mi chiese stupita. Iniziai a camminare tra le lapidi leggendo le targhe che per prime risaltavano alla vista. «Al maestro con affettuose cure, per tre lustri illuminò le vergini menti, educandole ad amare Dio, famiglia e Patria; al soldato colpito dal piombo austriaco sulle vette del trentino; al padre che non riuscì a rivedere il figlio combattente contro l'odiato nemico». Sembrava di camminare nella storia, di calpestare i ricordi di chi aveva vissuto tempi passati, il tutto condito da addobbi inusuali come piume colorate, scacciasogni indiani e pezzi di strumenti musicali sparsi in ogni dove

Voto finale:

⭐⭐⭐⭐ 

 



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