In cammino con... Erminia Iacono



Benvenuti lettori e lettrici, cominciamo l'anno camminando con un'autrice del cui libro è uscita la recensione questa settimana ( se ancora non l'avete letta correte a farlo! 😁). Sto parlando di Erminia Iacono, autrice de Il nobile e la rockabilly. Vi invito come sempre a seguire l'autrice sui suoi social (Ig: @erminia.iacono ) per eventuali aggiornamenti sulla sua attività letteraria. Concludo ringraziandola per la sua gentilezza e disponibilità nel concedermi un'intervista 😊 Ed ora, iniziamo la nostra prima camminata del 2023 👍

1. Quando ha deciso di iniziare a scrivere e cosa o chi l'ha spinto a farlo?


La passione per la scrittura nasce dall’infanzia. È sempre stata un mezzo di espressione sicuro per me. Cominciai, a sei anni circa, con i primi testi di alcune canzoni che avevo in mente, d’altronde è con la musica che tutto ha preso senso. Sentivo di potermi esprimere al meglio, senza alcun giudizio o opposizione. Nei temi scolastici, come è stato citato anche alla presentazione di questo romanzo, le maestre dovevano subirsi i miei testi estremamente lunghi, data la mia costante voglia di arricchire il racconto e di renderlo un po’ mio, raccomandandomi di abbreviare. È un bellissimo ricordo che conservo sempre con divertimento. La cosa che mi ha spinta a voler creare romanzi è stata la voglia e la necessità di produrre qualcosa che andasse come volessi io. È soprattutto questo il bello dei libri, secondo me. Ognuno scrive ciò che ritiene sia adatto per la sua storia, la sua versione. Va tutto come lo scrittore vuole che vada. O meglio: va tutto come ciò che sente vuole che vada.  


 2. Ha abitudini durante la stesura dei suoi libri: orario, musica, luogo,...?


- Non ho limiti di orario, anzi, qualsiasi ora è perfetta per buttare giù qualcosa. Adoro poter essere flessibile sotto questo punto di vista. Ad esempio ‘Il Nobile e la Rockabilly’ è stato un misto tra: pausa lavoro, 03:00/04:00 del mattino, pomeriggi al mare. E, a proposito di mare, posso confermare esso sia il posto del cuore che motiva tantissimo i pensieri, quindi le mie opere. È la fonte d’ispirazione principale, aggiungerei, insieme alla musica. Le canzoni che mi trasmettono brividi ed emozioni vanno immediatamente aggiunte alla playlist che userò per un prossimo romanzo.


 3. Scrivendo ha seguito una scaletta o ha scritto la storia di getto?


- Essendomi stata proposta l’occasione di poter stendere un romanzo con tematica storica, potrei dire di aver seguito una scaletta su questo punto di vista. Ma, al contempo, potrei dire il contrario: perché sono anni, quelli che ho trattato, che hanno sempre riscosso in me una certa passione. Gli abiti, la musica, lo stile in generale di quei tempi sono stati unici e categorizzanti ad un’epoca che ha lasciato il segno. Soprattutto a livello storico. Perciò mi son lasciata trasportare dai pensieri e idee del momento, arrivando così a scrivere ciò che, spero, abbiate letto.


 4. Ci sono delle parti del romanzo o dei personaggi che, col senno di poi, modificherebbe o eliminerebbe del tutto? E perché?


- Assolutamente no. Mi spiego: sono del parere che ciò che viene scritto in un determinato momento, rispecchi quello e non potrà essere modificato, altrimenti non sarebbe più lo stesso. Dovevano essere loro i personaggi e nessun altro. Devono essere amati o odiati al contempo, proprio perché sono fatti così. Un buon libro, a parer mio, lo è solo quando riesce a lasciarti qualcosa, in negativo o positivo che sia. Perché lascia comunque un sentimento. Ed un sentimento, un’emozione, qualsiasi sensazione si provi; è il risultato di aver scritto qualcosa di buono. Solo il nulla può lasciarti perplesso, perché vale a dire non aver trasmesso alcuna impressione al lettore. Perciò spero che Nives e Thomas, insieme a tutti gli altri, vi facciano incavolare, gioire, maledire il giorno in cui avete acquistato il libro, fremere d’amore, piangere e chi più ne ha più ne metta: ma deve donarvi qualcosa. Qualsiasi. 


 5. Cosa ha provato una volta terminato il romanzo?


- Tanta soddisfazione e timore allo stesso tempo. Si sa, quando tieni a qualcosa hai sempre la costante paura che vada tutto storto e tu abbia sprecato tempo e speranze inutilmente. Ma allo stesso tempo hai la ricompensa di avercela messa tutta e ti godi quell’attimo. Gli sforzi andranno sempre ripagati, non si ha la certezza del momento preciso, ma lo saranno.


 6. Qual è stato il primo libro che l'ha fatta appassionare alla lettura?


- Non è stato il libro in sé per sé, quanto il momento che si crea con un libro tra le mani e uno spazio tutto tuo dove regna pace e la mente può vagare tra i pensieri di qualcun altro. Però, se dovessi proprio nominare il titolo di un’opera che davvero rileggerei ancora e ancora è ‘Orgoglio e Pregiudizio’ di Jane Austen (citata anche nel mio romanzo).


 7. Se dovesse associare una canzone al suo libro, quale sarebbe?


- Potrei citarne molte, forse troppe. Però aggiudico ‘Skyfall’ di Adele.


 8. Dove o da chi ha trovato l'ispirazione per questo libro?


- Vi sono alcuni passi del romanzo che rispecchiano situazioni, frasi e momenti specifici, alcuni anche realmente a me accaduti, perciò direi che: è semplice ispirazione di vita vissuta.


 9. Quali sono, secondo lei, gli aspetti positivi e negativi dell'essere uno scrittore?


- Di positivo c’è molto. Ad esempio: la possibilità di poter esprimere profondamente ciò che si prova, e alle volte è più difficile del previsto, su carta, senza poter gesticolare o limitarsi al silenzio (che, detto fra noi, è la soluzione più semplice). Potrebbe apparire come un qualcosa di negativo, ma la sensibilità che gli scrittori hanno è al di sopra della massa, occasionalmente; perciò rende il tutto positivo e raro. Per continuare: è il modo che si ha di trasmettere le proprie emozioni e i propri pensieri al lettore. Appunto, come citato poco fa, donare sentimenti. E credo che il potere di donare valga tanto. Avere la possibilità di scrivere e renderlo pubblico è un mezzo di fuga, di rifugio e soddisfazione; esserne gli artefici ancor di più. Di negativo direi che degli artisti, perché alcuni scrittori davvero hanno l’arte in sé stessi, oserei dire eccome, non vengano valorizzati come si deve. Non posso, infatti, definirmi una scrittrice di talento, né tantomeno all’altezza di…; preferisco definirmi un’aspirante di emozioni su carta.


 10. Qual è, se ne ha uno, il suo personaggio preferito del libro? E perché?


- Sicuramente Nives. Il suo carattere ribelle ma allo stesso tempo fragile mi ha caratterizzato molto in alcuni suoi aspetti. Trovo stimolante come lei creda di poter avere il comando sul mondo quando le viene privato in prima persona e da forze maggiori. Essendo essa la protagonista ho avuto la possibilità di immergermi, nella sua vita perché, almeno io, quando comincio a scrivere mi lascio trascinare da ciò che viene fuori. Molte volte, appunto quando non si ha una scaletta ben precisa, ci sono attimi in cui è il personaggio a dirigere te; come se prendesse sembianze umane e tu resti lì a guardare cosa succede. Non so come spiegarlo, so solo che è davvero fantastico.


 11. Se avesse l'opportunità di scrivere un romanzo a quattro mani con un qualsiasi autore, del presente o del passato, quale sarebbe e perché?


- Come già appuntato, il libro che rileggerei all’infinito è stato scritto da Jane Austen: perciò sceglierei lei. Ha un’anima davvero molto interessante che regala nuove sfumature nei suoi romanzi ogni qualvolta li si rileggano. E il suo talento nello scrivere romanzi che possano essere anche paragonati attuali, per diverse situazioni, fa di lei una scrittrice fantastica. Questo, almeno, è quello che ha lasciato e dona a me.


 12. Ha piacere di dire qualcosa ai lettori del blog e in genere a chi leggerà il suo libro?


- Innanzitutto un grazie di cuore. Spero davvero che possa lasciare il segno in ognuno di voi. Ci terrei tanto, più che altro, ad invogliare coloro che stanno leggendo queste parole a sognare. Si deve sognare: sempre! Perché sognare ci rende liberi e la libertà felici. Siamo anime che meritano di esserlo, e spero tanto che possiate scrivermi di avercela fatta. Vi voglio bene, anime. Grazie a voi e a Daniele per avermi permesso questa breve intervista! Vi abbraccio

2 commenti:

  1. Interessanti le sue risposte. Complimenti. 👏🏻

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  2. Grazie mille Gianna, sono felice ti sia piaciuta l'intervista 😊

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In Cammino con... Manuela Vinario